Visione altamente polarizzata

Solo da poche settimane è uscita la notizia che, primo caso documentato nel regno animale, la canocchia pavone (Odontodactylus scyllarus), un crostaceo stomatopode, è in grado di captare la luce circolare polarizzata (Pikaia ne ha parlato qui), che già dai fondali della Nuova Caledonia emerge un nuovo protagonsita dalle capacità visive ancora più sorprendenti. Si tratta della specie Gonodactylus smithii,

Solo da poche settimane è uscita la notizia che, primo caso documentato nel regno animale, la canocchia pavone (Odontodactylus scyllarus), un crostaceo stomatopode, è in grado di captare la luce circolare polarizzata (Pikaia ne ha parlato qui), che già dai fondali della Nuova Caledonia emerge un nuovo protagonsita dalle capacità visive ancora più sorprendenti. Si tratta della specie Gonodactylus smithii, anche in questo caso un crostaceo appartenente all’ordine Stomatopoda. Sonja Kleinlogel del Max Planck Institute of Biophysics di Francoforte e Andrew G. White della University of Queensland hanno infatti  dimostrato che questa specie è capace di captare ben quattro polarizzazioni lineari contemporaneamente a due circolari.

Sono già state formulate varie ipotesi sull’utilità di questo tipo di percezione dell’ambiente circostante, anche se solo futuri studi potranno fornire conferme sperimentali. Tale capacità potrebbe essersi evoluta in seguito all’azione della selezione sessuale e garantire ai membri dei sessi opposti di comunicare, senza essere indiviuati dai predatori, informazioni e segnali di carattere socio-sessuale. Questa ipotesi sembrerebbe però da scartare: infatti le strutture sensoriali sono state rinvenute sia nei maschi che nelle femmine, testimonianza di un’assenza di dimorfismo sessuale. Inoltre, non sono presenti aree sul carapace in grado di riflettere questo tipo di luce.

Più probabile, invece, che questa abilità possa risultare utile nell’individuazione di potenziali piccole prede, spesso invisibili mediante gli apparati visivi della maggior parte degli animali, che possono però riflettere la luce polarizzata, segnalando così la propria presenza.

L’articolo “The Secret World of Shrimps: Polarisation Vision at Its Best” è liberamente accessibile online.

Andrea Romano