Almanacco della scienza di MicroMega

In apertura Peter Atkins, scienziato e ateo militante, illustra con stringenti argomentazioni come siano inconciliabili la fede in un dio creatore e la scienza in ogni sua forma. Segue un testo di Eugenie Scott, che consente al lettore italiano capire fino a che punto sia violento e acceso lo scontro negli Usa tra la destra religiosa che vuole demolire la

In apertura Peter Atkins, scienziato e ateo militante, illustra con stringenti argomentazioni come siano inconciliabili la fede in un dio creatore e la scienza in ogni sua forma. Segue un testo di Eugenie Scott, che consente al lettore italiano capire fino a che punto sia violento e acceso lo scontro negli Usa tra la destra religiosa che vuole demolire la teoria di Darwin, e gli scienziati che la difendono, semplicemente perché comprovata.

Un’intera sezione è dedicata all’intelligenza animale, umana e non. Telmo Pievani spiega i meccanismi della selezione naturale legati a forme di ‘altruismo’, comportamenti non ‘egoistici’ che si rivelano essere però funzionali alla sopravvivenza. Klaus Zuberbühler racconta la scoperta, merito del gruppo di ricerca da lui guidato, di una vera e propria cultura tra gli scimpanzé. Irene Pepperberg ci fa conoscere le grandi capacità comunicative di Alex, il pappagallo cinerino che ha addestrato per anni. Giorgio Vallortigara indaga sul meccanismo in base al quale gli organismi riconoscono le altre entità animate e le distinguono dagli oggetti fisici inanimati.

Quattro saggi ci conducono ai confini di altrettante scienze: Gianmarco Veruggio, uno tra i massimi esperti mondiali di robotica, evidenzia gli aspetti etici legati all’introduzione dei robot nella vita di tutti i giorni e la necessità che si formuli per tempo una vera e propria roboetica che ne regoli l’uso, civile e militare. Con il genetista David Caramelli andiamo alla ricerca di eventuali geni che ci possano essere stati tramandati dai neandertaliani. Il neuroscienziato Stanislas Dehaene illustra come nel nostro cervello strutture neuronali arcaiche abbiano saputo riciclarsi per svolgere nuove funzioni, quali ad esempio la lettura. E’ di due filosofi della scienza, Andy Clark e David Chalmers, il saggio (per la prima volta in italiano) con cui lanciarono la loro teoria della ‘mente estesa’, teoria che allarga all’ambiente i processi cognitivi.

Sommario

IL SASSO NELLO STAGNO

Peter Atkins – Miseria della fede
Secondo un luogo comune molto diffuso la scienza deve occuparsi del mondo fisico mentre la religione di quello spirituale. La scienza può spiegare il ‘come’, mentre alla religione spetta la più ambiziosa analisi del ‘perché’. Ma questa ‘divisione dei compiti’ non ha ragion d’essere: la scienza è molto più titolata della religione a occuparsi dei ‘problemi ultimi’ e a sgombrare il campo da questioni del tutto senza senso.

IMPOSTURE

Eugenie C. Scott – Creazionisti d’assalto
Negli ultimi vent’anni la teoria creazionista ha conosciuto una rinnovata fortuna negli Stati Uniti. Nonostante sia totalmente in contrasto con i dati scientifici, ha potuto contare su una sofisticata strategia di diffusione e propaganda. Dalle battaglie sugli standard per l’istruzione scientifica a quelle per la libertà d’insegnamento, ecco come i creazionisti stanno muovendo all’assalto della scienza.

Giorgio Tarditi Spagnoli – La jihad creazionista contro l’evoluzionismo
Quante persone nel mondo conoscono la teoria dell’evoluzione per selezione naturale? E quante si dicono convinte che essa spieghi davvero l’origine della vita? Ecco come e con quali risultati l’evoluzionismo sta combattendo la propria battaglia contro i suoi principali nemici: ignoranza, antirazionalismo e fondamentalismo religioso. E se nei paesi occidentali questo confronto è in atto già da molti anni, nella maggior parte dei paesi islamici i giochi sono appena cominciati.

Sergio Della Sala – Il cervello è un Visconte dimezzato?
C’è un fantasma che si aggira per le pagine ‘scientifiche’ dei quotidiani e per i programmi televisivi: la leggenda del ‘cervello duale’, diviso in due emisferi caratterizzati da funzioni opposte e complementari. Uno, il sinistro, funzionerebbe come un noioso contabile, razionale e logico, mentre l’altro, il destro, sarebbe una specie di hippy intuitivo ed emotivo, desideroso solo di essere destato dal suo torpore.

ICEBERG – animali umani e non

Telmo Pievani – Biologia dell’altruismo
La rozza vulgata del darwinismo come spiegazione e giustificazione del comportamento egoista e individualista è antica quanto Darwin. Oggi se ne sta contrapponendo una opposta, fondata su esempi edificanti di cooperazione e di altruismo diffusi nel mondo animale. Ma in entrambi i casi si tratta di visioni distorte: ‘Né la pace né la guerra sono destini biologici necessari inscritti nei nostri geni’.

Klaus Zuberbühler – La cultura degli scimpanzé
Che cosa è la cultura? Attraverso quali elementi possiamo definirla in modo che non sia un concetto troppo stretto da coincidere solo con il comportamento umano, ma neanche troppo ampio da includere qualsiasi carattere non geneticamente ereditato? I primati – e gli scimpanzé in particolare – possiedono una qualche forma di cultura? Il dibattito è ancora aperto, ma recenti esperimenti gettano una nuova luce sulla conoscenza dei nostri parenti più prossimi.

Irene M. Pepperberg – Il pappagallo intelligente
Diciamolo pure: ci sono animali di serie A e di serie B. Persino gli scienziati si sono di solito occupati delle straordinarie capacità cognitive dei primati, ignorando quelle degli altri animali. I pappagalli, per esempio, le cui capacità verbali vengono di solito derise come mera imitazione meccanica. Alcuni studi dimostrano invece che questi uccelli sono capaci di un vero e proprio apprendimento. Con risultati sorprendenti.

Giorgio Vallortigara – Alla ricerca del ‘life detector’
È il meccanismo in base al quale gli organismi riconoscono le altre entità animate e le distinguono dagli oggetti fisici inanimati. Può aiutarci a costruire automi intelligenti dotati delle stesse capacità, e a comprendere le basi biologiche dei disturbi neurologici che coinvolgono la sfera delle abilità sociali.

INEDITO

Charles Darwin – Lettere sul naturalismo con una presentazione di Silvia De Cesare e Telmo Pievani
II principio della selezione naturale vale anche per l’uomo? È questa la domanda attorno alla quale si consuma la frattura tra Charles Darwin e il collega Alfred Russel Wallace. Le lettere che qui pubblichiamo per la prima volta in italiano consentono di seguire in filigrana l’evoluzione del pensiero darwiniano, il suo stupore e la sua delusione di fronte alla ‘metamorfosi’ regressiva di Wallace, gli scambi con altri interlocutori che hanno preceduto la pubblicazione dell’Origine dell’uomo.

LABIRINTO

Gianmarco Veruggio – Roboetica: una nuova etica per una nuova scienza
Cinema e letteratura fanno di tutto per creare attorno ai robot un alone di mistero e di inquietudine. I robot non saranno mai esseri umani veri e propri, ma di certo entreranno presto nella nostra vita quotidiana, creando una serie di problemi etici e giuridici inediti. La scienza, con il suo metodo critico e razionale, deve contribuire a elaborare nuovi strumenti culturali in grado di affrontarli.

David Caramelli – Quanto Neandertal c’è in noi?
Gli sviluppi tecnologici vengono in soccorso della teoria dell’evoluzione. Negli ultimi anni è stato possibile studiare il dna antico, ossia di esseri viventi morti anche centinaia di migliaia di anni fa. Si tratta di un lavoro delicatissimo e ancora da perfezionare, che potrà dirci con sempre maggiore precisione chi siano davvero i nostri antenati.

Stanislas Dehaene – Siamo tutti neuroni riciclati
L’uomo è un animale in grado di superare molti dei limiti imposti dalla natura. In poche decine di migliaia di anni ha sviluppato un’immensa varietà di costruzioni culturali: come è stato possibile? Perché è stato capace di ‘riciclare’ strutture cerebrali arcaiche, riconvertendole per i suoi nuovi scopi.

Andy Clark e David J. Chalmers – La mente oltre la testa
I processi cognitivi non si svolgono (tutti) nella testa. L’ambiente infatti svolge un ruolo attivo nel guidare i nostri processi cognitivi, dei quali inevitabilmente entra a far parte. Questa tesi – che può essere definita ‘esternalismo attivo’ – trova riscontro in un crescente numero di ricerche nell’ambito della scienza cognitiva, ma può avere conseguenze molto rilevanti anche in campo morale e sociale.

SAGGIO

Edoardo Boncinelli – Le tre età della mente
Cento miliardi: come il numero delle stelle della nostra galassia e come il numero delle galassie nell’universo. Tante sono le cellule nervose che compongono il nostro cervello, dando vita a un milione di miliardi di contatti. Un grande scienziato ci conduce attraverso le tre età della mente: prima formazione della coscienza, età adulta e invecchiamento. A cavallo fra biologia, filosofia e antropologia, un tentativo di rispondere all’eterna domanda: che cos’è l’‘Io’?