Ambiente ed espressione genica

Individui con genomi non significativamente differenti attivano geni diversi in base alle condizioni ambientali in cui sono nati e cresciuti: questo è il risultato di un’analisi sui trascritti mRNA, condotta da genetisti della North Carolina State University su un campione di Berberi marocchini, che provengono da varie regioni ed hanno abitudini di vita diverse. Lo studio ha preso in considerazione

Individui con genomi non significativamente differenti attivano geni diversi in base alle condizioni ambientali in cui sono nati e cresciuti: questo è il risultato di un’analisi sui trascritti mRNA, condotta da genetisti della North Carolina State University su un campione di Berberi marocchini, che provengono da varie regioni ed hanno abitudini di vita diverse.

Lo studio ha preso in considerazione i trascritti (le porzioni di RNA che viene tradotto in proteine) dei leucociti, o globuli bianchi, del sangue di 46 individui, tutti di etnia berbera, ma residenti in diverse località del Marocco: alcuni provenienti da zone urbane, altri da aree rurali montane ed altri ancora nomadi del deserto. Questi gruppi sono stati scelti in quanto non presentano grandi differenze dal punto di vista genetico ed epigenetico, in quanto anche le metilazioni del DNA sono poco variabili tra queste popolazioni, ma vivono in condizioni molto diverse, sia come ambiente che come stile di vita.

I risultati, pubblicati sulla rivista online PLoS Genetics, indicano che più di un terzo del trascrittoma (insieme di tutti i trascritti mRNA), circa il 37%, dei leucociti può essere associato a differenze tra le regioni. Dato che sia le differenze tra sequenze e che quelle tra metilazioni sono molto limitate, i ricercatori ipotizzano che la maggior parte della diversità di espressione genica riscontrata tra i vari gruppi sarebbe da ricondurre a cause di carattere ambientale. I medesimi geni vengono dunque espressi in modi ed intensità diversi in base alle condizioni ambientali vigenti.

In particolare, lo studio evidenzia che nelle aree urbane si verifica un forte incremento dell’attivazione dei trascritti dei leucociti che si trovano nelle cellule adibite a funzioni respiratorie. Questo non è un risultato controintuitivo, in quanto le popolazioni che vivono in città sono più suscettibili a patologie o distrurbi dell’apparato respiratorio, come asma e bronchiti, a causa dell’inquinamento e delle polveri volatili presenti nell’aria. E’ dunque prevedibile che in una tale situazione vengano attivati in maniera massiccia i geni delle difese immunitarie proprio in quei tessuti che più ne hanno bisogno.

La transizione da un ambiente ad un altro con caratteristiche diverse e in cui si è sottoposti a pressioni ambientali differenti potrebbe quindi contribuire in maniera tutt’altro che trascurabile alla variabilità che si riscontra nella modulazione dell’espressione genica nelle varie popolazioni della nostra specie.

L’articolo “A Genomewide Gene Expression Signature of Environmental Geography in Leukocytes of Moroccan Amazighs” è liberamente disponibile online.

Andrea Romano

La foto è di Andrea Romano