Antichi elefanti d’acqua

Dall’analisi di isotopi di carbonio e ossigeno, un gruppo di ricercatori, guidato da Alexander Liu della University Of Oxford, ha identificato l’habitat e lo stile di vita di due membri ormai estinti dell’ordine dei proboscidati (Proboscidea), quello di cui fanno parte gli odierni elefanti. I due generi in questione sono il Moeritherium e il Barytherium, che, secondo questo studio pubblicato

Dall’analisi di isotopi di carbonio e ossigeno, un gruppo di ricercatori, guidato da Alexander Liu della University Of Oxford, ha identificato l’habitat e lo stile di vita di due membri ormai estinti dell’ordine dei proboscidati (Proboscidea), quello di cui fanno parte gli odierni elefanti. I due generi in questione sono il Moeritherium e il Barytherium, che, secondo questo studio pubblicato sulla rivista PNAS, passavano gran parte dela loro vita in acqua, intenti a nutrirsi di piante acquatiche.

Conoscendo la proporzione degli isotopi di ossigeno e carbonio nelle ossa ormai fossilizzate, è infatti possibile comoprendere sia la dieta che l’habitat preferito dall’individuo oggetto di studio. In questo caso, l’analisi condotta sul contenuto di isotopi presenti nello smalto dei denti di queste due specie ha mostrato che il Moeritherium e il Barytherium, vissute nell’Eocene intorno a 37 milioni di anni fa, avevano uno stile di vita anfibio, dividendo la loro vita tra le acque dolci e le terre emerse. Secondo gli autori, frequentavano probabilmente zone paludose e ambienti sulle rive dei corsi d’acqua. 

Questo risultato non stupisce, in quanto gli elefanti condividono un predecessore comune, vissuto intorno a 60 milioni di anni fa, con gli iracoidei, o procavie (ordine Hyracoidea), e i sirenidi (ordine Sirenia). In particolare, questi ultimi, di cui oggi rimangono solo i dugonghi (famiglia Dugongidae) e i lamantini (famiglia Trichechidae), sono organismi esclusivamente acquatici. Non è difficile quindi pensare all’esistenza di un antenato comune acquatico o semi-acquatico tra questi gruppi di animali, che hanno successivamente intrapreso strade evolutive separate andando a colonizzare due ambienti totalmente differenti.  

Andrea Romano

Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons