Autocontrollo e religione

L’evoluzione della religione è al centro di molte ricerche e speculazioni. Michael McCullough, professore di psicologia all’University of Miami, in un articolo di prossima pubblicazione sul Psychological Bullettin, propone un’ipotesi sull’origine della religione come forma organizzata di autocontrollo e catalizzatore di obiettivi a lungo termine. L’ipotesi non è completamente nuova, ma prende spunto da circa 80 anni di ricerche psicologiche

L’evoluzione della religione è al centro di molte ricerche e speculazioni. Michael McCullough, professore di psicologia all’University of Miami, in un articolo di prossima pubblicazione sul Psychological Bullettin, propone un’ipotesi sull’origine della religione come forma organizzata di autocontrollo e catalizzatore di obiettivi a lungo termine. L’ipotesi non è completamente nuova, ma prende spunto da circa 80 anni di ricerche psicologiche nel campo della religione.

McCullough, ha tratto altre conclusioni dal suo studio: 1) i rituali religiosi come la preghiera e la meditazione agirebbero sulle aree del cervello deputate all’autocontrollo; 2) quando le persone vedono i loro obiettivi come “sacri” sono più determinati nel raggiungerli; 3) la credenza in entità che controllano i comportamenti delle persone costituisce la condizione per la quale l’autocontrollo deve essere mantenuto in ogni situazione; 4) il maggiore autocontrollo dato dalla religione sfavorirebbe l’uso di droghe e alcol e l’avvicinamento alla criminalità.

Ovviamente il controllo imposto dalla religione può ritorcersi sulla religione stessa, giustificando i suoi operati in modo assoluto. Questa estrema forma di controllo, sfocia infatti nell’apparente opposto: “pensando la religione come forza sociale, che fornisce alle persone le risorse per controllare i loro impulsi (incluso l’impulso di autoconservazione, in qualche caso) al servizio di obiettivi superiori, la religione può motivare le persone a fare quasi ogni cosa” come ad esempio attentati suicidi.
 
Sicuramente le varie religioni si pongono come forme di controllo del comportamento, tuttavia, nello studio dell’evoluzione della religione la difficoltà sta nel distinguere i meccanismi che ne abbiano favorito l’origine e quelli che ne hanno favorito il mantenimento e la diffusione.

A questo proposito un’ipotesi come quella proposta da McCullough sembra capace di spiegare, almeno in parte, il mantenimento di alcune forme religiose nel tempo (molte forme religiose, infatti, specialmente nell’antichità erano basate sulla perdita dell’autocontrollo), specialmente in associazione al controllo politico e sociale. Ciò che non spiega affatto è l’origine della religione, evento da ricercare probabilmente in un sottoprodotto dei meccanismi cognitivi umani, in particolare nell’antropomorfismo (l’attitudine ad attribuire una volontà umana o un finalismo a tutti gli eventi). Non sufficienti sembrano anche gli elementi per spiegarne la replicazione e la diversificazione delle varie forme religiose nelle diverse culture, ben spiegato da un approccio memetico.

Giorgio Tarditi Spagnoli

Riferimenti:
McCullough, Michael E.; Willoughby, Brian L. B. Religion, self-regulation, and self-control: Associations, explanations, and implications. Psychological Bulletin. Vol 135(1), Jan 2009, 69-93.