Balla con le api

Dopo la scoperta dell’affascinante danza delle api, fatta ormai più di sessan’tanni fa da Karl von Frisch, sono stati molti i ricercatori che ne hanno studiato le caratteristiche, per decifrare il linguaggio celato dietro quei movimenti stereotipati e ripetitivi. Quello su cui sono convenuti è il fatto che le api siano in grado di trasmettere, tramite i loro movimenti a

Dopo la scoperta dell’affascinante danza delle api, fatta ormai più di sessan’tanni fa da Karl von Frisch, sono stati molti i ricercatori che ne hanno studiato le caratteristiche, per decifrare il linguaggio celato dietro quei movimenti stereotipati e ripetitivi. Quello su cui sono convenuti è il fatto che le api siano in grado di trasmettere, tramite i loro movimenti a otto, due tipi di informazioni riguardanti la collocazione della fonte di cibo: la distanza e la direzione in cui essa si trova, in base alla durata della danza ed alla direzione del corpo rispetto alla gravità.

Esperimenti più recenti però hanno mostrato una notevole variabilità nel comportamento delle api  che osservano la danza delle compagne e che sfruttano o meno le informazioni da essa veicolate, facendo supporre che probabilmente quella danza nasconde più informazioni di quanto all’inizio si fosse pensato. Grüter e Farina, da Trends in Ecology and Evolution ci raccontano di questi progressi nello studio di questo comportamento, sottolineando ad esempio l’importanza che l’olfatto sembra avere nella ricerca del cibo da parte delle api, che alternano l’uso di informazioni personali (quali odori acquisiti da fonti di cibo precedentemente visitate) a quelle sociali (come gli odori che l’ape danzante porta con sé dall’ultima fonte di cibo visitata). Sembra anche che la danza abbia un ruolo importante nel “riattivare” api che non cercavano cibo da qualche tempo e che, vedendo una loro compagna danzare, ripartono alla ricerca di risorse, non necessariamente seguendo le indicazioni spaziali date dalla danza appena vista.

In definitiva il mondo delle api si mostra di nuovo più complicato di quel che si era pensato: alcune api seguono alla lettera le informazioni spaziali incluse nella danza delle loro compagne, altre invece sono attirate dalla danza e la prendono come uno stimolo a partire alla ricerca di cibo, basandosi più che altro su informazioni date dalla loro memoria personale, altre ancora si basano maggiormente sugli odori, che imparano osservando la danza e che sfruttano per rintracciare la fonte di cibo. Quale sia il valore adattativo di ognuno di questi comportamenti, quale di essi sia prevalente in quali condizioni ambientali, ci sono ancora molte domande che meritano una risposta e la danza delle api, così come quella umana del resto, rimane ancora misteriosa ed affascinante sotto molti punti di vista.

Silvia Demergazzi

Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons