Bonobo a rischio a causa dell’uomo

La scimmia antropomorfa più rara è minacciata dalla diradazione delle foreste e dal bracconaggio

Mappando con precisione la presenza di nidi e usando immagini ottenute in modo remoto, un gruppo di ricercatori internazionali ha studiato l’effettiva distribuzione del bonobo (Pan paniscus). È stato scoperto che questa specie utilizza solo una piccola parte delle aree che potenzialmente potrebbero essere adatte, e questo sembra dovuto principalmente alla diradazione delle foreste e al bracconaggio.
Il bonobo, detto anche scimpanzé pigmeo, è una scimmia antropomorfa che, assieme allo scimpanzé comune (Pan troglodytes), è il “parente più prossimo” ancora esistente dell’uomo. Il bonobo, che è più piccolo dello scimpanzé comune e vive in società di tipo matriarcale, è una scimmia rara e vive solo nelle foreste pluviali a sud del fiume Congo nella Repubblica Democratica del Congo, una zona interessata da frequenti guerre. Fino ad oggi non esisteva uno studio preciso sull’effettiva distribuzione degli individui di questa specie, ma questa lacuna è stata recentemente colmata da un recente studio pubblicato su Biodiversity and Conservation.
I ricercatori hanno identificato e mappato la presenza di individui di bonobo e, per le aree di foresta dove questa specie non era stata rilevata, hanno studiato i principali fattori ambientali verosimilmente responsabili di questa assenza. Da questa analisi è emerso che i bonobo mantengono sempre un’elevata distanza da qualsiasi attività umana. In effetti, utilizzano effettivamente solo il 28% delle aree precedentemente ritenute adatte a loro.
I risultati di questo studio dimostrano che le attività umane riducono l’habitat del bonobo e questo ci aiuterà a identificare dove proporre aree protette per la salvaguardia di questa scimmia antropomorfa”, dice uno degli autori dello studio, la dott.ssa Jena R. Hickey della Cornell University e dell’University of Georgia. Il secondo autore della ricerca, la dott.ssa Janet Nackoney dell’University of Maryland, afferma “i bonobo che vivono in prossimità delle attività umane sono più soggetti al bracconaggio, una delle principali minacce per loro. I nostri risultati dimostrano che c’è bisogno di luoghi dove questa specie possa essere al sicuro dai bracconieri, una vera sfida nella Repubblica Democratica del Congo”. “Il futuro del bonobo dipenderà da una stretta collaborazione tra diversi enti che dovranno lavorare assieme per la conservazione di questa meravigliosa scimmia”, scrive la dott.ssa Liz Williamson, specialista di primati.
Diego Maruzzo
Immagine da Wikimedia Commons