Carnivori che amano i frutti

A dispetto del loro nome, numerosi carnivori sono noti consumare anche altre tipologie di cibo, quali ad esempio i frutti. L’utilizzo da parte di alcune specie carnivore di frutti a scopo alimentare era spesso ritenuta accidentale e limitata ai periodi di particolari ristrettezze di cibo. Ma la situazione potrebbe non essere così, come emerge dalle pagine della rivista Acta Oecologica.

A dispetto del loro nome, numerosi carnivori sono noti consumare anche altre tipologie di cibo, quali ad esempio i frutti. L’utilizzo da parte di alcune specie carnivore di frutti a scopo alimentare era spesso ritenuta accidentale e limitata ai periodi di particolari ristrettezze di cibo. Ma la situazione potrebbe non essere così, come emerge dalle pagine della rivista Acta Oecologica.

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Santiago di Compostela ha infatti monitorato per 11 anni il comportamento alimentare delle popolazioni di volpe rossa (Vulpes vulpes) e martora (Martes martes) che vivono nella Cordillera Cantábrica, alture della Spagna settentrionale. Dai risultati emerge che queste specie consumano abitualmente i frutti del sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia L.) anche se la frequenza di utilizzo di questa fonte alimentare è strettamente legata alle stagioni.

Lo studio sottolinea come sia le volpi che le martore sembrino prediligere di gran lunga la frequentazione degli alberi di sorbo che producono un maggior numero di frutti. Sul terreno sottostante, infatti, gli animali hanno maggiori possibilità di reperire elevate densità di frutta e di ricavare così il fabbisogno calorico necessario al proprio sostentamento. La frequenza di consumo dei frutti del sorbo da parte dei carnivori varia, inoltre, di anno in anno, anche in questo caso in maniera dipendente dal numero di frutti prodotti dagli alberi.

La passione di alcune specie carnivore per i frutti sembra quindi essere tutt’altro che accidentale, in quanto questa fonte di cibo risulta fondamentale per integrare la dieta prevalente, a base di carne. Questo comportamento finora assai sottostimato porta con sè un’importante conseguenza: nelle feci dei carnivori vengono a trovarsi numerosi semi delle piante che saranno poi depositati nel terreno a lunghe distanze dal luogo del consumo. E così, ecco che questi animali potrebbero giocare un ruolo di primo piano nei processi di dispersione dei semi.

Le piante che producono più frutta avranno maggiori possibilità di essere visitate da volpi e martore e, di conseguenza, i loro semi saranno dispersi più efficacemente. Questa interazione piante-animali, concludono i ricercatori, potrebbe essere fondamentale negli ecosistemi forestali europei.

Andrea Romano

Riferimenti:
José Guitián, Ignacio Munilla. Responses of mammal dispersers to fruit availability: Rowan (Sorbus aucuparia) and carnivores in mountain habitats of northern Spain. Acta Oecologica, 2010; 36 (2): 242 DOI: 10.1016/j.actao.2010.01.005

Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons