C’è ancora posto per le “razze umane” nella Costituzione italiana?

Un appello per abolire il termine “razza” dalla Costituzione italiana

La diversità biologica che osserviamo all’interno e tra le popolazioni umane non rappresenta solo un’opportunità per studiare particolari processi dell’evoluzione, ma anche un elemento che riflette la nostra organizzazione sociale e i suoi mutamenti nel tempo. Non si tratta solo di una teoria scientifica visto che un riferimento esplicito alla diversità umana trova posto nei principi generali della carta costituzionale, all’articolo 3:

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

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