C’era una volta il Museo di Scienze Naturali di Brescia…

C’era una volta il Museo di Scienze Naturali di Brescia che era solito allietare i suoi soci ed amici con serie di conferenze ed attività, tutte naturalistiche. C’erano una volta le scettiche conferenze del CICAP, le bucoliche “serate micologiche del lunedì” e ancora, le intriganti osservazioni al microscopio di mineralogia e gemmologia, i divertenti esperimenti di “fisica divertente”… Ma l’idillio favolistico

C’era una volta il Museo di Scienze Naturali di Brescia che era solito allietare i suoi soci ed amici con serie di conferenze ed attività, tutte naturalistiche. C’erano una volta le scettiche conferenze del CICAP, le bucoliche “serate micologiche del lunedì” e ancora, le intriganti osservazioni al microscopio di mineralogia e gemmologia, i divertenti esperimenti di “fisica divertente”…

Ma l’idillio favolistico non è destinato a durare: un fatto di estrema gravità sconvolgerà la scientifica vita dei soci ed amici delle Scienze Naturali, più precisamente dal 19 al 21 giugno. Ecco infatti che sbuca il mostro tentacolare del creazionismo, le cui appendici sono ben più appiccicose del Mostro Volante degli Spaghetti. Titolo: “Trilogia delle origini in occasione del 200esimo anniversario della nascita di Darwin e 150esimo anniversario della pubblicazione de L’origine delle specie”, contributo fornito dall’AISO, Associazione Italiana Studi sulle Origini.

L’altisonante nome dell’AISO dovrebbe far capire, a chi non conoscesse l’operato di questa associazione, che ci si trova di fronte a *rullo di tamburi* creazionisti italiani. L’originalissimo contributo è ad opera di Stefano Bertolini ingegnere esperto di semiconduttori e bibbia (?), connubio specialistico che l’ha condotto direttamente al creazionismo. Il mandante di questo orrore non è però una strega cattiva ma il Comune di Brescia.

Le tre conferenze, di cui diamo subito una sinossi sono: “Gli animali si evolvono?”, sinossi: no. Gli animali sono stati creati da Dio come scritto nella Bibbia (il dubbio rimane sulle centinaia di migliaia di altre specie non animali…); “La Terra e la sua età”, sinossi: la geologia è schiava del complotto darwiniano, la Terra infatti ha circa 6000 anni come scritto nella Bibbia; “Provenienza delle razze”, sinossi: le razze sono un’invenzione della cospirazione darwinista mentre l’uomo è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio, come scritto nella Bibbia. Punto. L’Ing. Bertolini ci assicura che il ciclo di conferenze risponderà alle domande che l’uomo si è sempre posto: da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?, il ciclo di conferenze ci salverà dal nichilismo di un mondo senza Dio – anche perché il sito dell’AISO recita “Noi non riusciamo ad immaginare uno scienziato privo di questa fede; fede in un Creatore, che “per mezzo delle sue opere” e della sua “rivelazione”, si rivela all’uomo ed è presente nel mondo.” Come dire, non si stenta a crederlo.

La collaudata serie di tre conferenze verrà ripresentata ad nauseam in varie altre sedi, certamente più appropriate del Museo di Storia Naturale di Brescia, ovvero varie chiese cristiane evangeliche, avventiste del settimo giorno etc. etc.

Bell’anniversario darwiniano! Sarebbe stato meglio evitare – ma siccome così non sembra essere, si potrebbe ancora rimediare con un assenteismo totale delle tre serate da parte dei soci e amici del Museo. Infatti ciò che il mostro tentacolare del creazionismo più teme è il silenzio. Questo sì sarebbe un vero “…e vissero felici e contenti” celebrando Darwin e la teoria dell’evoluzione.

Giorgio Tarditi Spagnoli