“Da un così semplice inizio” – L’evoluzione di un sito che parla… di evoluzione!

CHARLES DARWIN – L’uomo, l’epoca, l’idea è un sito web costruito dagli studenti della Terza Secondaria di I grado dell’Istituto Marcelline di Arona (NO). Marco Salina, docente di Matematica e Scienze dell’istituto, racconta su Pikaia questa esperienza didattica per approfondire lo studio dell’evoluzione.

Come spesso capita, i progetti più belli nascono in sordina.

In un mondo in cui società, cultura, scienza e tecnologia mutano rapidamente, alla scuola di oggi è chiesto di formare generazioni che sappiano districarsi nel mare magnum di informazioni, che imparino a usare in modo buono le tecnologie, che sappiano costruire il loro sapere e che non solo conoscano, ma soprattutto sappiano pensare.

È in questa cornice pedagogica che è nato il progetto che ha visto protagonista la classe Terza Secondaria di I grado dell’Istituto Marcelline di Arona (NO).

Il grande tema dell’evoluzione biologica, trattato normalmente in terza, costituisce un nucleo concettuale fondamentale e imprescindibile. Per dirla con Dobzhansky, “nulla in biologia ha senso se non alla luce dell’evoluzione”.

Come affrontarlo, però? In un anno scolastico già funestato da chiusure e lontananze, un progetto di ampio respiro, cooperativo e orientato alla realizzazione di un prodotto “alto” e impegnativo, si è rivelato essere una buona soluzione per motivare nuovamente i ragazzi e dare loro l’opportunità di essere protagonisti del sapere.

È così, dunque, che in classe abbiamo deciso di affrontare lo studio dell’evoluzione e di Charles Darwin attraverso la costruzione di un sito web dedicato: CHARLES DARWIN – L’uomo, l’epoca, l’idea.

In un’attività di questo tipo sono tante le competenze che gli alunni mettono in gioco; dall’utilizzo di uno o più software specifici alla costruzione di mappe concettuali preparatorie, dallo sviluppo di capacità di sintesi a quello di ricerca di informazioni valide, dalla capacità di organizzazione a quelle relazionali e di lavoro tra pari, dalla capacità di risolvere situazioni problematiche a quella di gestire gli imprevisti, passo dopo passo il progetto si trasforma in apprendimento attivo e significativo.

Dopo una breve introduzione all’argomento, volta a fornire le coordinate indispensabili per potersi muovere con sufficiente agio, sono state individuate le tematiche da trattare nelle singole pagine che avrebbero composto il sito. Queste sono poi state assegnate ai vari gruppi di studenti, costruiti tenendo conto dei livelli, delle abilità e delle competenze di ciascuno, fossero esse prettamente scolastiche oppure no (penso all’abilità nell’uso di software o a competenze da ricondurre a interessi personali). Non dimentichiamo che la chiave è sempre l’inclusività, perché ognuno può dare il proprio contributo, per piccolo che sia.

Ciascun gruppo ha pianificato il proprio lavoro, mettendo in luce i sottotemi e le connessioni interdisciplinari costruendo apposite mappe riepilogative. Ha poi preso avvio il percorso di ricerca sulle fonti, monitorando sempre i progressi e confrontandoli con la tabella di marcia stesa all’inizio. È qui che il ruolo del docente è diventato quello di guida esperta che aiuta a muoversi tra le informazioni, mostra quali aspetti considerare per valutarne l’affidabilità, fornisce materiale e aiuta a comprenderlo laddove è complesso, consiglia senza imporre il proprio punto di vista e lasciando che siano i ragazzi a plasmare il prodotto. Indispensabile è stato il confronto con le fonti originali, vale a dire con una selezione accurata di pagine de L’Origine delle Specie (qui), con l’autobiografia di Darwin (qui) o con il suo Viaggio di un naturalista intorno al mondo (qui), solo per citarne alcune.

Inoltre, dal momento che nella nostra scuola il lavoro interdisciplinare è fondamentale, non poteva mancare il confronto con altre discipline e docenti. Alcune pagine del sito (qui) sono state realizzate in lingua inglese con la supervisione della docente e dell’insegnante madrelingua e i ragazzi hanno incontrato docenti di storia, geografia e perfino di filosofia confrontandosi con loro per costruire percorsi che superassero le barriere disciplinari (qui).

A questo grande lavoro hanno contribuito in maniera importante gli incontri on line con il Prof. Marco Ferraguti e la Dott.ssa Chiara Ceci, con i quali i ragazzi hanno potuto approfondire alcuni temi particolari e chiarire i dubbi, e alcuni consigli ricevuti dal Prof. Niles Eldredge, informato nel frattempo del nostro lavoro.

Si è arrivati, così, alla stesura dei testi da inserire nelle pagine, alla scelta delle immagini da utilizzare, all’individuazione delle modalità con cui presentare il lavoro (ricorrendo anche ad altri software per realizzare presentazioni interattive) ed è, infine, iniziata la fase di realizzazione vera e propria delle pagine del sito web.

Grazie alla piattaforma di cui la scuola è dotata e a software che permettono il lavoro cooperativo in condivisione è stato possibile far lavorare in contemporanea più gruppi su pagine diverse e questo ha enormemente aiutato anche nel periodo di Didattica a Distanza, quando i ragazzi hanno dovuto proseguire il lavoro sebbene i gruppi fossero diventati “virtuali”.

Alla fine del percorso, dopo numerosi controlli stilistici e contenutistici dei nostri esperti, è giunto il momento tanto atteso della pubblicazione del sito.

Con un misto di trepidazione ed euforia (sono pur sempre ragazzi!) abbiamo premuto il pulsante “Pubblica”. L’intenso lavoro aveva portato al risultato sognato e ciò di cui si era tanto parlato era finalmente diventato realtà.

Ed è così che mi piace pensare si sia trattato di un piccolo riscatto, di qualcosa di grande che i ragazzi si sono conquistati con fatica in un periodo difficile e imprevedibile.

Perché come recita una massima attribuita ad Albert Einstein “nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità”. E chissà se a Darwin sarebbe piaciuto?