Darwin? Il mio eroe. Parola di Richard Dawkins

Nella prima puntata della serie “The genius of Charles Darwin“, Richard Dawkins ha presentato Darwin come “il suo eroe” ovvero come colui che ha dato all’umanità la possibilità di vedere in modo diverso il mondo che ci circonda. Come ha ben scritto Telmo Pievani nella “Premessa” del suo libro “Creazione senza Dio” (Einaudi, 2006): “Darwin ci ha consegnato una possibilità

Nella prima puntata della serie “The genius of Charles Darwin“, Richard Dawkins ha presentato Darwin come “il suo eroe” ovvero come colui che ha dato all’umanità la possibilità di vedere in modo diverso il mondo che ci circonda. Come ha ben scritto Telmo Pievani nella “Premessa” del suo libro “Creazione senza Dio” (Einaudi, 2006): “Darwin ci ha consegnato una possibilità radicale: quella di concepire le origini della specie umana in termini esclusivamente naturali e con gli strumenti della scienza, prescindendo completamente da cause trascendenti o finalistiche. E’ una possibilità, non una necessità“.

Secondo alcuni evoluzionisti, talvolta però Dawkins esagera facendo divenire la bibliografia di Darwin una sorta di agiografia con Darwin nei panni di un moderno eroe anti-religione.

Ma Darwin è realmente un eroe per Dawkins? Non vi è dubbio. A questo proposito è possibile vedere una serie di brevi video dal titolo “Il mio eroe“, filmati dal vivo da Channel 4 al Cheltenham Science Festival il 4 giugno 2008. I video sono il frutto dell’intervista fatta a Richard Dawkins da Paula Kirby, in cui Dawkins illustra non solo gli aspetti fondamentali della teoria dell’evoluzione, ma anche le sue principali implicazioni.

Particolarmente interessante il capitolo in cui Dawkins discute la presunta relazione tra teoria dell’evoluzione ed eugenetica, dimostrando come la teoria di Darwin non può essere considerata un elemento fondante dell’eugenetica. Su quest’ultimo punto è a tutt’oggi una buona lettura il libro scritto nel 2005 da Antonello La Vergata dal titolo “Guerra e Darwinismo Sociale” (Rubettino, 2005).

Mauro Mandrioli