Due passi fondamentali per la collaborazione umana

Un articolo del gruppo di ricerca di M.Tomasello al MPI-EVA di Lipsia (“Two Key Steps in the Evolution of Human Cooperation”) comparso sull’ultimo numero di Current Anthropology propone un’ipotesi in parte nuova (The Interdependence Hypothesis) come meccanismo di origine della cooperazione nel corso dell’evoluzione umana. Non si tratterebbe solo e semplicemente della conseguenza di un atteggiamento altruistico, che troviamo presente

Un articolo del gruppo di ricerca di M.Tomasello al MPI-EVA di Lipsia (“Two Key Steps in the Evolution of Human Cooperation”) comparso sull’ultimo numero di Current Anthropology propone un’ipotesi in parte nuova (The Interdependence Hypothesis) come meccanismo di origine della cooperazione nel corso dell’evoluzione umana.

Non si tratterebbe solo e semplicemente della conseguenza di un atteggiamento altruistico, che troviamo presente anche in altre specie, ma coinvolgerebbe aspetti che contribuiscono a stimolare i processi cognitivi, la comunicazione interindividuale e la vita sociale. Il processo a due stadi che Tomasello propone coinvolgerebbe soprattutto la collaborazione reciproca e darebbe un ruolo rilevante ad una selezione sociale che favorirebbe il successo di chi è affidabile mentre emarginerebbe chi cerca di imbrogliare gli altri.

Essendo un processo basato sulla collaborazione più che sull’altruismo, porterebbe inevitabilmente a favorire la comparsa di strumenti culturali che tenderebbero a complessificare e stabilizzare i gruppi sociali (grazie a convenzioni culturali, norme e istituzioni) favorendo lo sviluppo di strumenti di comunicazione sempre più complessi come i linguaggio; un’ulteriore conseguenza sarebbe poi il ruolo sempre più rilevante del senso di appartenenza ad un gruppo sociale, non basato più solo sulla condivisione delle risorse alimentari.

Da L’Antievoluzionismo in Italia, blog di Daniele Formenti