È ufficiale: Il Pastafarianesimo diventa in Olanda una religione riconosciuta

Il movimento del Prodigioso Spaghetto Volante è stato riconosciuto come una religione ufficiale dallo stato olandese

Chi l’avrebbe detto che da quella lettera di Henderson pubblicata per gioco sul web nel 2005 sarebbe nato un fenomeno mediatico così grande da diventare una sorta di credo che da dieci anni è riuscito a conquistare la simpatia e la “fede” di migliaia di persone in tutto il mondo. Nato in America grazie a Bobby Henderson, allora laureato in fisica, come una protesta aperta verso il creazionismo e l’intelligent design insegnato in una scuola del Kansas, il suo piccolo gesto è stato tramutato dai suoi followers in una forte parodia dell’atteggiamento dogmatico religioso, e oltre.

Sì, perché alla fine Henderson ha creato ciò che criticava di più, una nuova religione, chiamata Pastafarianesimo. Per scherzo, si capisce, ma sembra entusiasmare molto i suoi seguaci visti i quantitativi di birra, le storie di pirati e gli spaghetti con polpette che caratterizzano i principi di questa dottrina. Come tutte le religioni che si rispettino, non manca il lato economico: la vendita di magliette con il Prodigioso Spaghetto Volante, gli adesivi per l’auto, il vangelo e altro ancora per sostenere la causa. Anche diventare ministro pastafariano ha un costo ovviamente (25 dollari). E se ci si vuole divertire ancor di più, c’è anche il gioco online.

Ma cos’è esattamente il Pastafarianesimo? Il “profeta” Henderson ha rivelato che il mondo è stato creato dal “Prodigioso Spaghetto Volante” (o “Flying Spaghetti Mostri, per gli amici FSM), un’entità spaghettosa con due polpette al posto del corpo, in una giornata un po’ troppo alcoolica (causa questa dell’imperfezione del mondo). I primi pastafariani sono i pirati, dai quali discende l’uomo. Ode a Jack Sparrow, dunque.

Henderson ci dice anche che sul monte Salsa l’FSM ha donato all’eroico pirata Capitan Mosey (la cui storia davvero ricorda in parte quella di Jack Sparrow) le tavole degli 8 comandamenti, o meglio “I condimenti”, che vale la pena andare a leggere. Il paradiso esiste, ed è un vulcano che erutta birra sulla cui cima c’è una fabbrica di spogliarellisti/spogliarelliste; l’inferno è lo stesso ma con birra stantia e gli spogliarellisti hanno malattie veneree. E alla domanda “Tutto questo è uno scherzo?”, la risposta decisa di un pastafariano sarà “No, non lo è affatto”.

L’accettazione ufficiale del Pastafarianesimo in Olanda è solo l’ultima delle iniziative nel mondo che riguardano questa dottrina. Si vedano i matrimoni tra pastafariani accettati in Nuova Zelanda; i casi di persone con uno scolapasta in testa nella foto sulla patente; i prestiti ad aree povere del mondo tramite la piattaforma Kiva.

La Chiesa pastafariana olandese aveva già tentato varie volte di ottenere l’ufficialità da parte della Camera del Commercio, ma senza successo. Dopo un cambio di rotta, l’ok è arrivato lo scorso 26 gennaio, tramite un documento ufficiale che spiega:

“Gentile sig. Blomjous [un avvocato],

in riferimento alle Sue motivazioni dettagliate del 13 gennaio 2016 e alla Sua lettera di protesta del 27 novembre 2016, rispondo quanto segue:

Dopo revisione della decisione circa il verdetto del 22 ottobre 2015, la Camera ha deciso che non sussiste una motivazione sufficientemente solida (per il codice civile) per il proseguimento del suo rifiuto. Dunque la Camera considera la protesta come legittima e procederà con la registrazione del caso presentato il 27 agosto 2015.

Sig. Johan P.M. van der Ende”

La Chiesa pastafariana olandese, con sede nella cittadina di Emmen e con la cappella monumentale “Santa Maria” a Nijmegen, conta circa 3500 adepti. È ora pronta per un nuovo percorso e chissà cosa prevedrà il nuovo status per i suoi discepoli. L’”arcifrescovo” Dirk Jan Dijkstra ancora non ha trovato riscontro positivo, dato che si è visto rifiutare dal comune di Emmen la richiesta di usare una sua foto con uno scolapasta in testa per la carta d’identità. Sicuramente spera che ora il Pastafarianesimo sia trattato al pari delle altre religioni e forse dopo l’ufficialità anche lui verrà accontentato.

Tra i pastafariani olandesi non mancano volti noti come Arjen Lubach (scrittore e presentatore) e Georgina Verbaan (attrice). Nella stampa olandese non sono evidenti tracce di ironia o insinuazioni di alcun genere circa la notizia dell’ufficializzazione, che viene riportata nelle principali testate senza particolare coinvolgimento.

Cosa comporta dunque questa ufficialità? Finalmente i Pastafariani olandesi potranno mangiare pasta, bere birra, vestirsi da pirati e fare riflessioni, però ora in modo libero e ufficiale. E si sa che la libertà è un valore primario per chiunque e in fondo le loro azioni non sono volte che alla cancellazione dei dogmi e a un desiderio di unione. C’è da chiedersi cosa sarebbe successo se la Kansas State Board of Education avesse risposto prontamente alla lettera di Henderson; probabilmente a quest’ora ci sarebbe una religione in meno. Con certezza però possiamo affermare che non c’è limite alla creatività, alle credenze e alla perseveranza dell’uomo.

Un’altra domanda spontanea è come si può interpretare questo gesto da parte dell’Olanda, se come sintomo di apertura o cos’altro. Il Pastafarianesimo è nato come parodia della religione e continua ad essere una piccola vittoria genuina e simpatica sul creazionismo, ma da una parte è paradossale vedere come anche i suoi seguaci abbiamo comandamenti, chiese, festività, un profeta e una divinità. Ma il vero nocciolo pastafariano, condivisibile o meno, è: perché credere in un uomo dalla lunga barba bianca e non in un essere dai lunghi spaghetti, quando non ci sono prove né pro né contro entrambi? Il confine tra il serio e il faceto sembra labile, ma nonostante tutto provate ad approfondire questa dottrina. C’è da divertirsi e forse qualcosa da imparare sul come fare parodia su scala mondiale.

Da una semplice lettera di sfida a una religione vera e propria. Non bisogna mai sottovalutare ciò in cui la gente crede, o finge di credere. La convinzione è tutto. Chiedetelo al Frescovo più vicino a voi.

R’amen

Giulia Maffucci, da QueryOnline