Eternal Ephemera su Science

L’ultimo numero di Science ha pubblicato una recensione dell’ultimo libro di Niles Eldredge

É uscita niente meno che su Science, nella sezione di ‘Storia della Scienza’, la recensione (da parte di Jim Endersby, Università del Sussex, Brighton) dell’ultimo libro di Niles Eldredge Eternal Ephemera – Adaptation and the origin of species from the Nineteenth century through punctuated equilibria and beyond, Columbia University Press, 2015, 398 pp.

L’evoluzionista statunitense dismette le sue usuali vesti di paleontologo per indossare quelle dello storico, pur continuando a fare ciò che ha sempre fatto: scavare nel passato. Questa volta però, ciò che rinviene non sono i resti fossili di qualche esemplare di artropode marino (i trilobiti dai cui studi è nata la teoria degli Equilibri Punteggiati), bensì le idee di un geologo italiano vissuto a cavallo di 1700 e 1800, originario di Bassano del Grappa, che era stato in grado di avanzare proposte innovative a riguardo di come le specie viventi hanno origine ed evolvono. Se Lamarck, come il Darwin dell’Origine delle Specie, pensava che le specie fossero un’etichetta convenzionale per distinguere popolazioni di organismi che in realtà sono continuamente cangianti e in divenire, i cui confini non possono mai essere definiti con sicurezza, Brocchi riteneva che le specie potessero essere trattate come veri e propri individui, che nascono, crescono e muoiono (si estinguono); posizione quest’ultima condivisa dallo stesso Eldredge e legata alla sua visione puntuazionista dell’evoluzione delle specie.

Nell’accostare però il dibattito intorno alla teoria degli Equilibri Punteggiati alla figura di Gianbattista Brocchi, il recensore Jim Endersby fa notare che l’operazione storiografica non è del tutto accurata, dacché Eldredge liquida troppo velocemente ciò che è successo a inizio Novecento, in concomitanza con un periodo di eclissi del Darwinismo, in cui teorie alternative sulla speciazione sono state proposte, come ad esempio le macromutazioni di Hugo De Vries.

La definizione del concetto di specie resta una problematica aperta ancora oggi in biologia, con diverse ipotesi a confronto (definizione biologica, ecologica, morfologica, ecc.). Recuperando le posizioni del geologo italiano Eldredge porta perciò nuovi elementi di interesse nel dibattito, il tutto riuscendo a parlare di biologia agli storici e parlando della loro storia ai biologi.