Evolution. Darwin e il cinema

La teoria dell’evoluzione di Darwin ha cambiato per sempre il nostro modo di percepire l’uomo e il suo posto nella natura. I concetti di selezione naturale, mutazione e lotta per la sopravvivenza hanno oltrepassato subito i confini della scienza, fornendo preziose suggestioni alla letteratura, all’arte e da ultimo al cinema. Le idee di Darwin hanno portato allo scoperto  dubbi e

La teoria dell’evoluzione di Darwin ha cambiato per sempre il nostro modo di percepire l’uomo e il suo posto nella natura. I concetti di selezione naturale, mutazione e lotta per la sopravvivenza hanno oltrepassato subito i confini della scienza, fornendo preziose suggestioni alla letteratura, all’arte e da ultimo al cinema. Le idee di Darwin hanno portato allo scoperto  dubbi e paure, che si sono trasformati in spunti per storie incredibili di  ibridi, mostri, strane scimmie e supereroi mutanti.
In maniera spesso inaspettata, tra Otto e Novecento, scrittori come H.G. Wells e artisti come Emmanuel Frémiet hanno elaborato temi di sapore darwiniano: un testimone che sarebbe presto passato al cinema, il nuovo medium di massa. Numerosi film hanno tradotto le ipotesi di Darwin in affascinanti affreschi immaginifici, talvolta tradendo il dato scientifico. Nonostante le esagerazioni e le semplificazioni, il cinema si è dimostrato una cassa di risonanza che ha favorito il diffondersi di una nuova visione del mondo. Dalla minaccia primordiale di King Kong al ribaltamento dei ruoli del Pianeta delle scimmie; dalle urla nella giungla di Tarzan l’uomo scimmia alle evoluzioni inattese di 2001: Odissea nello spazio; dalle mutazioni di La mosca e La cosa fino alla lotta per la sopravvivenza di Alien, Il mostro della laguna nera e La guerra dei mondi ? nel corso di oltre un secolo il cinema horror, fantastico e di fantascienza è diventato il luogo privilegiato in cui la ricerca biologica ha incontrato le paure più recondite dell’uomo.

EVOLUTION è un suggestivo “viaggio allucinante” alla scoperta degli aspetti più fantasiosi e inaspettati della contaminazione tra scienza e immaginario popolare. Solo apparentemente privi di un legame con l’evoluzionismo, questi racconti e questi film sono in realtà la dimostrazione della curiosità e delle domande che Darwin e le sue teorie hanno suscitato e suscitano tuttora.

ELENA CANADELLI, dottoranda in Storia della scienza, ha curato il primo volume di “Milano scientifica 1875-1924” (Milano 2008) ed è autrice del libro “Icone organiche. Estetica della natura in Karl Blossfeldt ed Ernst Haeckel” (Milano 2006). Ha trascorso due anni di ricerca in Germania presso l’Istituto di storia della scienza Ernst-Haeckel-Haus.

STEFANO LOCATI,
laureato in filosofia della scienza, è giornalista e critico cinematografico. Ha collaborato con numerose riviste e ha scritto in diversi libri e cataloghi. È il co-fondatore di due importanti siti sul cinema asiatico (Hong Kong Express e Asia Express). Scrive su “Sentieri Selvaggi” ed è caporedattore del mensile “Widescreen”.