Evoluzione: chi studia, sa!

Sebbene le statistiche sull’accettazione dell’evoluzione non siano mai state particolarmente entusiasmanti (Pikaia ne ha parlato qui) un segno positivo, per quanto piccolo, pare provenire dagli ambienti direttamente collegati alla biologia. Infatti, sebbene si fossero già viste diverse statistiche mirate a conoscere la posizione dell’ “opinione pubblica” sull’evoluzione, non si era indagato l’ambito degli studenti universitari. A colmare questo gap ci

Sebbene le statistiche sull’accettazione dell’evoluzione non siano mai state particolarmente entusiasmanti (Pikaia ne ha parlato qui) un segno positivo, per quanto piccolo, pare provenire dagli ambienti direttamente collegati alla biologia. Infatti, sebbene si fossero già viste diverse statistiche mirate a conoscere la posizione dell’ “opinione pubblica” sull’evoluzione, non si era indagato l’ambito degli studenti universitari.

A colmare questo gap ci pensa un articolo dei biologi Paz-y-Mino ed Espinosa su Evolution: Education & Outreach. I dati, raccolti sia in un istituto religioso che in uno secolare del Nord America, mostrano che: il 64% dei “major” in biologia (studenti universitari la cui prima specializzazione è biologia) appoggia l’insegnamento esclusivo della teoria dell’evoluzione; il 76% dei major appoggia spiegazioni evoluzionistiche per l’origine della vita; 86% major contro il 79% dei “non major” preferivano corsi di scienza dove fosse discussa l’origine dell’uomo; 76% dei major contro il 79% non major apprezza domande sull’evoluzione negli esami; 66% dei major contro il 46% non major ammettono di accettare l’evoluzione in privato e/o in pubblico.

Il dato che era stato supposto è stato confermato (fortunatamente): in generale, più la conoscenza della biologia aumenta, sia nel corso degli anni sia tra major e non major, più la teoria dell’evoluzione viene accettata come unica spiegazione. Ne consegue che l’evoluzione dovrebbe diventare parte del curriculum scolastico di tutti fin dai primi anni scolastici e senza distinzioni. Biologia dovrebbe diventare una materia fondamentale come tante altre, se non di più.

Quanto aspettiamo ancora?

Giorgio Tarditi Spagnoli