Evoluzione: ripercorrendo l’odissea della vita

La mostra Evoluzione: ripercorrendo l’odissea della vita, che resterà aperta fino al mese di ottobre del 2007,  offre affascinanti scorci dal campo della ricerca scientifica in biologia evoluzionistica e descrive gli effetti dell’evoluzione sull’umanità, sulla società e sulla vita nel nostro pianeta. È strutturata in quattro sessioni (La scoperta dell’evoluzione, Le forze dell’evoluzione, Diventare umani e L’evoluzione nelle mani dell’uomo),

La mostra Evoluzione: ripercorrendo l’odissea della vita, che resterà aperta fino al mese di ottobre del 2007,  offre affascinanti scorci dal campo della ricerca scientifica in biologia evoluzionistica e descrive gli effetti dell’evoluzione sull’umanità, sulla società e sulla vita nel nostro pianeta. È strutturata in quattro sessioni (La scoperta dell’evoluzione, Le forze dell’evoluzione, Diventare umani e L’evoluzione nelle mani dell’uomo), alcune delle quali articolate in altri sottotemi. Per saperne di più e avere informazioni su orari e giorni di apertura della mostra, visitate il sito internet della Città della Scienza.

All’incontro di presentazione ed inaugurazione della mostra, tenutosi presso il Museo Vivo della Città della Scienza e presieduto da Luigi Amodio della Fondazione IDIS – Città della Scienza di Napoli, hanno partecipato il Direttore della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, Flegra Bentivegna, il Direttore della Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati di Trieste Pietro Greco, il direttore del Dipartimento Scienza ed Educazione del Deutsches Hygiene-Museum di Dresda Jörg Naumann e Telmo Pievani, direttore del nostro sito e docente di filosofia della scienza  all’Università degli Studi Milano Bicocca.

 

La mostra è stata realizzata dal Deutsches Hygiene-Museum di Dresda con il titolo originale Evolution.Wegen des Lebens ed è stata curata  da Colleen Schmitz, anch’essa presente all’inaugurazione; dopo una permanenza di circa un anno nella città tedesca è stata trasferita nella Città della Scienza di Napoli grazie alla partnership con Fondazione Idis-Città della Scienza nel quadro del progetto europeo EuEv.

Astrid Pizzo