Giocare con le rocce: lo Stone Handling nel gelada

L’elevata capacità manipolativa è una delle principali caratteristiche che ha permesso all’uomo di sviluppare la propria società. La manipolazione di oggetti, come le rocce, è presente anche in altri animali e questo suggerisce l’esistenza di modelli neuronali complessi che possono portare a pensieri astratti, come un’idea folgorante o un’intuizione

Il gioco è un comportamento complesso che si ritrova in molti animali, in particolar modo nei mammiferi sociali. Le azioni che si osservano durante le sessioni ludiche sono talvolta esagerate, estremizzate e senza un apparente significato. Questi atti assomigliano a comportamenti seri presenti nella vita dell’adulto, e si pensa che il gioco si sia evoluto proprio da azioni prese da altre sfere comportamentali per essere trasformate, dando così alla luce un dominio comportamentale nuovo, quello del gioco.

Il gioco però non è tutto uguale e può essere classificato in tre macrocategorie: di contatto (o sociale), locomotorio-rotazionale e con oggetti. È proprio in questa ultima categoria che ritroviamo un gioco che utilizza le rocce, lo stone handling. Questo comportamento è stato osservato in diversi animali (nei primati e nella lontra dalle piccole unghie orientale), tra cui il macaco giapponese (Macaca fuscata) che è uno degli animali più studiati nella letteratura sullo stone handling. Tuttavia, uno studio pubblicato sulla rivista Behavioural Processes, della Dot.ssa Maria Cangiano e della Prof.ssa Elisabetta Palagi dell’Università di Pisa, ha trovato questo comportamento anche in un’altra scimmia cercopitecina, nel gelada (Theropithecus gelada).

Il gelada è una scimmia appartenente alla famiglia dei Cercopiteci, diffusa sugli altopiani erbosi dell’Etiopia. La sua dieta è molto specializzata e composta quasi esclusivamente di erba (circa il 90%).

Come ci spiegano le due autrici dell’articolo, il gruppo di animali osservato in cattività presso il NaturZoo di Rheine (Germania) mostra alti livelli di stone handling, con una diffusione nel gruppo prossima al 70%. È stato osservato che alcuni cuccioli di circa una settimana di vita manipolavano le rocce vicino alle loro madri. Questi dati solo simili a quelli trovati nel macaco giapponese.

Qual è la funzione dello stone handling nel gelada? In questo lavoro sono state esaminate due ipotesi principali, una è legata al momento del pasto, l’altra allo sviluppo muscolare dell’individuo. La prima ipotesi suggerisce che la manipolazione degli oggetti sia maggiore prima dei pasti, così da prepararsi alla ricezione del cibo. In questo caso, proprio come nei macachi, i gelada mostrano la stessa frequenza di stone handling sia vicino ai pasti che in condizioni di outfeeding. La seconda ipotesi comporta che il gioco con oggetti sia un comportamento adattativo che aumenterebbe lo sviluppo del sistema neuromuscolare.

Come si legge nell’articolo, la frequenza di stone handling tende a diminuire con l’età dei soggetti, mentre la durata della sessione e la sua complessità tendono ad aumentare nei giovani, subadulti e adulti, propendendo pertanto verso la seconda ipotesi. Lo studio mostra quindi come in questa specie lo stone handling sembra avere un ruolo chiave nello sviluppo motorio dei soggetti immaturi, e/o previene il declino cognitivo negli adulti. L’importanza di questi studi al fuori del genere Macaca ci permette di comprendere l’evoluzione dello stone handling come comportamento culturalmente trasmesso.

Riferimento:
Cangiano M., Palagi E. “First evidance of stone handling in geladas: from simple to more complex forms of object play”, 2020. Behavioural Processes, 180.

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