Golosi di lacrime

Gli insetti sanno come utilizzare le lacrime dei coccodrilli a proprio vantaggio

A cosa servono le lacrime del coccodrillo? A far assumere liquidi e sali ad api e farfalle. Questa sorprendente spiegazione adattativa dell’esistenza della secrezione lacrimale di questi rettili, sebbene banalmente (e volutamente) adattamentista, rappresenta un fatto reale: in effetti, questi insetti sono soliti prelevare piccole gocce delle lacrime dei coccodrilli. A tal proposito si veda l’immagine in alto e l’articolo relativo, pubblicato recentemente sulla rivista Frontiers in Ecology and the Environment.
La scoperta riguarda un’osservazione compiuta da un biologo costaricense presso il Río Puerto Viejo, nel nord-est del piccolo paese centroamericano, che sia aggiunge alle svariate altre condotte nello stesso luogo (video) e contribuisce alla comprensione del fenomeno della lacrifagia, saltuariamente osservata negli insetti. Oltre alle lacrime dei coccodrilli (in realtà, il protagonista della vicenda è il suo stretto parente caimano dagli occhiali, Caiman crocodilus), gli insetti sono stati osservati anche utilizzare quelle di alcune tartarughe acquatiche (video). La funzione di quello che sembra un bizzarro comportamento è semplice: le lacrime sono ricche di sali, utili per mantenere le funzioni vitali degli insetti.
La funzione delle lacrime dei coccodrilli, invece, non è quella dichiarata adattamentisticamente all’inizio di questo breve testo, ma quella di espellere i sali in eccesso. Questi grossi rettili corazzati non sono infatti in grado di eliminarli attraverso la sudorazione.
Andrea Romano
Riferimenti:
Carlos L de la Rosa. Additional observations of lachryphagous butterflies and bees. Frontiers in Ecology and the Environment, 2014; 12 (4): 210 DOI: 10.1890/14.WB.006
Credit: Carlos de la Rosa