I tetrapodi più piccoli del mondo

Il record di grandezza tra i vertebrati è indiscusso: Il gigante del pianeta, con i suoi 33 metri di lunghezza per 180 tonnellate di peso, è la balenottera azzurra. Resta però aperto il contenzioso per assegnare gli scettri ai più piccoli del mondo. Il candidato numero uno è un pesce indonesiano, Paedocypris progenetica, di circa 8 mm di lunghezza. Ma

Il record di grandezza tra i vertebrati è indiscusso: Il gigante del pianeta, con i suoi 33 metri di lunghezza per 180 tonnellate di peso, è la balenottera azzurra. Resta però aperto il contenzioso per assegnare gli scettri ai più piccoli del mondo.

Il candidato numero uno è un pesce indonesiano, Paedocypris progenetica, di circa 8 mm di lunghezza. Ma chi è il primatista tra i tetrapodi? I più piccoli tra i mammiferi e gli uccelli hanno dimensioni di gran lunga maggiori, il rettile più piccolo è lungo circa il doppio rispetto al pesce, ma gli anfibi entrano prepotentemente in gara per il titolo.

Un articolo pubblicato in dicembre su ZooKeys mette in luce la scoperta di due nuove specie di rane che sembrano attestare le minime dimensioni note tra i tetrapodi. Le lunghezze massime degli adulti di Paedophryne dekot e Paedophryne verrucosa (famiglia Microhylidae) cadono all’interno di un range tra gli 8 e i 9 mm, secondo le misure dell’autore. Fred Kraus del Bishop Museum di Honolulu ha scoperto le due specie nel corso di una missione nelle montagne del sudest della Papua Nuova Guinea.

Il genere Paedophryne comprende altre due specie “miniaturizzate”, e questo carattere si osserva all’interno di altri 19 generi nel mondo. Sette di questi sono però confinati in Nuova Guinea, suggerendo che l’isola possa presentare le condizioni ideali per l’evoluzione di questo adattamento. Rane più piccole di un’unghia sono costrette a subire diverse limitazioni, quali la riduzione del numero di dita e la deposizione di sole due uova per volta.

Quali sono dunque i vantaggi di una miniaturizzazione così spinta? Secondo Paul Maier, biologo dell’U.S. Geological Survey e direttore del Reptile and Amphibian Ecology International, “l’acqua è un fattore limitante per ogni anfibio, ed essi possono godere dell’umidità della lettiera di foglie morte in cui vivono. Essere più piccoli dei loro simili consente inoltre loro di sfruttare nicchie ecologiche inaccessibili alle altre specie: possono nutrirsi di prede più piccole ed essere ignorati da molti predatori“.

Fabio Perelli

Riferimenti:
Fred Kraus, “At the lower size limit for tetrapods, two new species of the miniaturized frog genus Paedophryne (Anura, Microhylidae)”. ZooKeys, 2011; 154 (0): 71 DOI: 10.3897/zookeys.154.1963.

Immagine: dall’articolo originale