Il bisnonno gigante degli uccelli

Un gruppo di ricercatori cinesi capeggiato da Xing Xu dell’Institute of Vertebrate Paleontology and Paleoanthropology di Beijing ha scoperto alcune ossa appartenenti ad un dinosauro simile agli uccelli di dimensioni eccezionali. L’esemplare appartiene ad un nuovo genere e una nuova specie ed è stato battezzato Gigantoraptor erlianensis. Il fossile dovrebbe appartenere ad un organismo vissuto nell’attuale Mongolia circa 85 milioni

Un gruppo di ricercatori cinesi capeggiato da Xing Xu dell’Institute of Vertebrate Paleontology and Paleoanthropology di Beijing ha scoperto alcune ossa appartenenti ad un dinosauro simile agli uccelli di dimensioni eccezionali. L’esemplare appartiene ad un nuovo genere e una nuova specie ed è stato battezzato Gigantoraptor erlianensis.

Il fossile dovrebbe appartenere ad un organismo vissuto nell’attuale Mongolia circa 85 milioni di anni fa, nel tardo Cretaceo, e la sua descrizione è stata effettuata sulla rivista Nature. Presenta una lunghezza corporea di 8 metri e un’altezza di 3, per un peso stimato di circa 1.400 Kg, circa 35 volte la specie più grossa della sua famiglia: quella degli Oviraptoridae. I ricercatori pensano che G.erlianensis appartenga a questa famiglia per alcune sue caratteristiche corporee, quali gli arti anteriori molto allungati, le zampe posteriori simili a quelle degli uccelli, la mandibola priva di denti e forse un becco.

Non è chiaro, invece, se avesse il corpo ricoperto di penne, ma il confronto con i dinosauri pennuti sembrerebbe avvalorare tale ipotesi. Se questa fosse confermata G. erlianensis rappresenterebbe il dinosauro dotato di penne dalle dimensioni maggiori fino ad oggi conosciuto. Anche la dieta di questa specie rimane un mistero: infatti possiede una testa molto piccola, un lungo collo tipicamente da erbivoro e artigli molto affilati, caratteristici di animali carnivori.

Si è sempre pensato che l’evoluzione delle caratteristiche degli uccelli siano state accompagnate da un costante decremento delle dimensioni corporee, portando alla formazione di specie di piccola taglia, ma considerando quest’ultimo ritrovamento potrebbe non essere necessariamente vero.

Andrea Romano

L’immagine di John Conway, che ritrae un esemplare di Struthiomimus altus, è tratta da Wikipedia.