Il fenotipo esteso dei nibbi

La plastica nei nidi di nibbio segnala la qualità della coppia nidificante

Negli uccelli, la qualità individuale è spesso segnalata appariscenti caratteri morfologici, come il colore del piumaggio o ornamenti molto sviluppati. A volte, però, anche segnali esterni all’individuo, detti caratteri fenotipici estesi (dal famoso libro di Richard Dawkins ‘Il fenotipo esteso’), possono concorrere in maniera decisiva alla percezione della qualità di un individuo.

Un esempio famoso di questo tipo di caratteri è dato dagli uccelli giardinieri australiani (Famiglia Ptilonorhynchidae), noti per la proprie doti artistiche con cui decorano i propri nidi d’amore. I maschi, infatti, sono soliti abbellire le proprie arene con oggetti variopinti o disposti in un preciso ordine, a volte creando perfino illusioni ottiche (Pikaia ne ha parlato qui), ed esibirsi per la conquista di una femmina. Ma l’utilizzo di oggetti all’interno dei nidi può essere non solo legato a comportamenti di corteggiamento, ma risultare di fondamentale importanza anche nelle interazioni competitive tra coppie della stessa specie, come è stato recentemente documentato in un comune rapace europeo, il nibbio bruno (Milvus migrans).

Da quanto emerge dalle pagine della rivista Science, nei nidi di questa specie, costruiti nel parco nazionale di Doñana, in Andalusia, si gioca una sfida nascosta tra le diverse coppie nidificanti, a colpi di oggetti di plastica. Grazie a manipolazioni sperimentali, un gruppo di ricercatori guidato dall’italiano Fabrizio Sergio ha stabilito che la quantità di oggetti di colore bianco all’interno dei nidi sembra essere un indicatore della qualità del territorio controllato da ciascuna coppia (una galleria di immagini). E non solo, ad elevate quantità di oggetti di plastica bianca sembra anche corrispondere l’elevata qualità della coppia.

Dove c’è tanta plastica, solitamente, ci si trova infatti nel territorio di individui dominanti: non è un caso che un elevato numero di oggetti si ritrovi soprattutto nei nidi delle coppie di età compresa tra i 7 e i 12 anni, che detengono i territori più ampi e con maggiori risorse di cibo, mentre le coppie giovani e anziane, che hanno un successo riproduttivo inferiore, non sono solite impreziosire il proprio nido con oggetti. Inoltre, a suffragio di questa ipotesi, nei nidi molto decorati vengono allevati con successo un numero superiore di pulcini e anche le probabilità che un nidiaceo sopravviva fino all’involo aumentano significativamente.

Infine, lo studio mostra come i nidi maggiormente decorati siano anche quelli che ricevono poche aggressioni, mentre quelli che sono stati sperimentalmente arricchiti di oggetti subiscono un incremento degli attacchi da parte delle coppie rivali, come se gli uccelli si accorgessero dell’inganno. Questo indicherebbe l’attendibilità del segnale, con le coppie di bassa qualità che non possono permettersi di ‘barare’, aumentando la quantità di plastica nel nido, per evitare di essere costantemente sotto attacco e compromettere seriamente le proprie chances di riproduzione.

La decorazione dei nidi con oggetti di plastica, concludono i ricercatori, sembra essere un segnale onesto  diretto a membri della stessa specie, che possono trovarsi a competere per il territorio. Un segnale onesto di starsene alla larga…

Riferimenti:
F. Sergio, J. Blas, G. Blanco, A. Tanferna, L. López, J. A. Lemus, F. Hiraldo, Raptor Nest Decorations Are a Reliable Threat Against Conspecifics, Science, Vol. 331 no. 6015 pp. 327-330. DOI: 10.1126/science.1199422

Foto di Andrea Romano