IL SISTEMA-MENTE: una riflessione sulla natura evolutiva, corporea e affettiva della cognizione

Sistema mente

Con il consenso degli interessati, pubblichiamo la tesi di Agostino Marconi, Corso di Laurea magistrale in Scienze Filosofiche (Università degli studi di Milano). Relatore: Prof.ssa Rossella FABBRICHESI, Correlatori Prof. Carmine DI MARTINO e Prof. Andrea PARRAVICINI

Dall’introduzione
Sindrome dei Filosofi: scambiare una carenza dell’immaginazione con l’intuizione di una necessità.

(Daniel Dennett, Coscienza. Che cosa è)

Cosa rende possibile il pensiero, le emozioni, le percezioni, i desideri, i giudizi di cui facciamo esperienza quotidianamente? Si tratta di “semplici” funzioni del cervello? Qual è il rapporto che lega questi fenomeni al corpo? Anche gli altri animali sono dotati di una mente? Queste sono solo alcune delle domande che animano da secoli innumerevoli dispute sui fenomeni mentali. Il dato più semplice da cui intendo partire è che una mente è qualcosa che può appartenere ad un organismo biologico: noi proviamo emozioni, percezioni, intenzioni in quanto siamo esseri viventi dotati di un corpo che si relaziona ad un mondo. È difficile pensare a come potrebbe essere una mente priva di un sostrato materiale – biologico o, se crediamo ai teorici dell’IA, artificiale – mentre è perfettamente normale che una struttura fisica non pensi. In altri termini, io considero i fenomeni mentali come una possibilità derivata della e dalla materia, un insieme di capacità realizzate da specifici corpi che soddisfano determinate condizioni. Ma come fa un corpo vivente a pensare? Che significa “pensare”?