Intervista a Luis Ronse de Craene

Luis Ronse De Craene (Royal Botanic Garden, Edinburgh) dirige un Master in “Biodiversity and taxonomy of plants”, un corso intensivo e pratico, che include anche una missione di training in Belize. Intervistato all’Evolution Day 2012, racconta il proprio percorso da una formazione classica alla botanica, dalla cultura umanistica a quella più scientifica, che sfumano – per Luis – l’una nell’altra.

Luis Ronse De Craene (Royal Botanic Garden, Edinburgh) dirige un Master in “Biodiversity and taxonomy of plants”, un corso intensivo e pratico, che include anche una missione di training in Belize.

Intervistato all’Evolution Day 2012, racconta il proprio percorso da una formazione classica alla botanica, dalla cultura umanistica a quella più scientifica, che sfumano – per Luis – l’una nell’altra.

Oggi la crescente completezza e precisione della filogenesi delle piante consente di tornare alla morfologia per formulare ipotesi evolutive molto più fondate. L’unico problema è che la morfologia delle piante, purtroppo, non è un campo di ricerca “trendy”… Ronse descrive le strutture fondamentali dei fiori, alcuni “passi strutturali” nell’evoluzione delle angiosperme: i fiori “lavorano” con un certo set di elementi, che possono moltiplicare o ridurre; l’evo-devo ne studia l’aspetto molecolare; i fiori sono strutture adattive il cui cambiamento è strettamente legato alle possibilità e alle strategie di riproduzione. In questa storia le strutture perdono funzioni e possono anche essere anche scomparire in modo irreversibile… ma per Luis questo è un problema più teorico che reale: la natura ha un’estrema potenzialità, e l’evolvibilità è onnipresente.

Intervista, montaggio e sintesi: Andrea Romano e Emanuele Serrelli

Su Scienzainrete sono presenti il video della relazione di Ronse de Craene all’Evolution Day e un articolo da essa tratto: The two opposite pathways in the evolution of flowers.