Ittiosauri in Sicilia!

Scoperti i primi resti fossili di ittiosauri in Sicilia: studio tutto italiano

Sono solo due vertebre, ma forme e dimensioni non lasciano dubbi: sono ossa di grandi ittiosauri, i primi mai trovati in Sicilia e nell’Italia meridionale. Questi rettili marini, dotati di pinne al posto delle zampe, nuotavano in un caldo mare tropicale del Triassico, 230 milioni di anni fa, in quello che oggi è il territorio montuoso della Sicilia centro-orientale. I nuovi fossili sono stati rinvenuti presso Monte Scalpello (Provincia di Catania) nell’Ottobre 2011 dal naturalista Agatino Reitano e dal biologo Davide Di Franco che, insieme ai paleontologi Cristiano Dal Sasso (Museo di Storia Naturale di Milano), Gianni Insacco (Museo Civico di Storia Naturale di Comiso) e Alfio Alessandro Chiarenza (Università di Bologna), hanno pubblicato la scoperta questo mese sulla “Rivista Italiana di Paleontologia e Stratigrafia”.   
   
Lo studio anatomico delle vertebre, ora conservate al Museo Civico di Storia Naturale di Comiso (Ragusa), di cui Gianni Insacco è direttore scientifico, ha permesso di identificare almeno due individui, di cui il più grande era lungo 4-5 metri. L’esemplare di maggiori dimensioni è rappresentato da una vertebra dorsale; l’osso più piccolo è una vertebra cervicale e proviene da un individuo non ancora adulto. Gli ittiosauri siciliani appartenevano al gruppo degli shastasauri. Somiglianti agli odierni mammiferi cetacei, avevano una lunga coda, che terminava in una pinna a forma di falce asimmetrica, e zampe trasformate in pinne, che impedivano loro di uscire dall’acqua. Questi rettili erano infatti vivipari, non deponevano uova e partorivano in mare aperto.  
  
Sino ad oggi gli shastasauri erano noti solo in Nord America, Sud-Est asiatico, Europa centrale, e -per quanto concerne il nostro paese- sull’arco alpino (in primis Besano, in provincia di Varese). Nel Triassico medio-superiore (fra 245 e 200 milioni di anni fa) gran parte della penisola italiana era sommersa da un oceano tropicale chiamato Tetide.  Il ritrovamento di ittiosauri shastasauri in Sicilia è tuttavia inaspettato e ridefinisce le conoscenze sulla distribuzione geografica del gruppo, costituendone la segnalazione più meridionale, in una zona che all’epoca era prossima all’equatore. 
Il territorio siciliano è stato finora avaro di fossili di grandi rettili, con la sola segnalazione nel 2009 di un osso frammentario rinvenuto in provincia di Palermo, appartenuto forse ad un dinosauro teropode. Ora, la scoperta dei primi resti di rettili marini mesozoici in provincia di Catania accende nuova luce su un capitolo ancora oscuro nella storia naturale della più grande isola mediterranea.
Riferimenti: 
Dal Sasso C, Insacco G, Chiarenza AA, Di Franco D & Reitano A. 2014. FIRST RECORD OF ICHTHYOSAURS IN SICILY (UPPER TRIASSIC OF MONTE SCALPELLO, CATANIA PROVINCE). Rivista italiana di Paleontologia e Stratigrafia, 120(1): 71-82
Crediti immagini (qui ad alta definizione)
Foto: © Gianni Insacco Disegno: © Davide Bonadonna