Le alghe permisero la comparsa dei primi animali

Alcuni ricercatori sono riusciti a fare luce sul mistero della comparsa dei primi animali sulla Terra: gli elementi che resero possibile questo fondamentale momento per il pianeta furono un grande cambiamento climatico avvenuto circa 650 milioni di anni fa e la successiva ascesa delle alghe

Secondo le ipotesi più accreditate, la vita è presente sulla Terra da almeno 3,7 miliardi di anni (Pikaia ne ha parlato qui) e periodicamente gli scienziati ritrovano rocce che sembrano contenere i più antichi fossili mai rinvenuti o che mettono in discussione l’origine stessa della vita negli oceani in favore di tesi che prevedono che essa abbia avuto origine sulla terraferma (Pikaia ne ha parlato qui). Si parla sempre, tuttavia, di forme di vita estremamente semplici, costituite perlopiù da batteri procarioti.

Ma i primi animali, intesi come organismi eterotrofi multicellulari provvisti di rudimentali tessuti, comparvero sulla Terra a seguito di un enorme cambiamento climatico che interessò il nostro pianeta circa 650 milioni di anni fa. Ad affermarlo sono alcuni ricercatori dell’Università Nazionale Australiana (ANU) sulla base di alcune rocce sedimentarie scoperte nell’Australia centrale. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Nature e presentati a Parigi in occasione della Goldschmidt Conference del 2017.

Jochen Brocks, coordinatore del gruppo di ricerca, ha spiegato che le rocce esaminate, che conservano al loro interno informazioni sui cambiamenti avvenuti nell’ecosistema marino tra 1 miliardo e 550 milioni di anni fa, sono state prima di tutto frantumate e polverizzate, e da esse sono state estratte molecole, riconosciute come appartenenti ad antichi organismi. Queste hanno consentito agli scienziati di affermare che 650 milioni di anni le alghe ebbero una rapida ascesa che fu alla base di una vera e propria rivoluzione degli ecosistemi.

Ma cosa avvenne 650 milioni di anni fa che permise la comparsa delle alghe? Per spiegare questa ipotesi bisogna fare un ulteriore passo indietro fino ad arrivare a 700 milioni di anni fa: secondo la teoria della Terra a palla di neve il nostro pianeta rimase completamente congelato per circa 50 milioni di anni. Al termine di questo periodo di gelo, probabilmente a causa di eruzioni vulcaniche che causarono l’emissione di grandi quantità di CO2 in atmosfera provocando l’effetto serra, gli enormi ghiacciai presenti sulle montagne iniziarono a sciogliersi trascinando con sé grandi quantità di sostanze nutrienti, derivanti dall’azione erosiva dei ghiacci sulle montagne; con l’aiuto dei fiumi e dei corsi d’acqua, infine, le sostanze nutritive raggiunsero gli oceani.

A questo punto la quantità estremamente elevata di nutrienti nelle acque oceaniche, insieme al riscaldamento globale del pianeta che portò la temperatura a livelli più ospitali, costituirono le condizioni ottimali per permettere la rapida ascesa delle alghe. Tale evento costituì il fondamentale passaggio tra un oceano dominato dai batteri ad un mondo abitato da forme di vita più complesse. E’ da sottolineare che le alghe erano in realtà già presenti sul pianeta, ma in questo periodo il loro numero crebbe esponenzialmente (di 100-1000 volte, in accordo con i ricercatori) a tal punto da riuscire a costituire il “carburante” per altri organismi.

L’esplosione delle alghe infatti, permise la formazione di reti trofiche più efficienti dal punto di vista del trasferimento dei nutrienti e dell’energia, guidando gli ecosistemi verso forme di vita sempre più grandi e complesse. Tali eventi ebbero luogo circa 100 milioni di anni prima della cosiddetta esplosione cambriana che portò alla comparsa della maggior parte dei phyla animali attualmente presenti (Pikaia ne ha parlato ad esempio qui e qui).

Riferimento:
Jochen J. Brocks, Amber J. M. Jarrett, Eva Sirantoine, Christian Hallmann, Yosuke Hoshino, Tharika Liyanage. The rise of algae in Cryogenian oceans and the emergence of animals. Nature, 2017; DOI: 10.1038/nature23457

Immagine da Wikimedia Commons