Le origini delle razze canine nativo-americane

Da quali popolazioni derivano le attuali razze canine del Nuovo Mondo?

Una ricerca pubblicata sui Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences conferma tramite l’analisi del DNA mitocondriale come le razze canine americane abbiano origini pre-colombiane, con solo una minima influenza da parte di razze europee. Precedenti studi sul DNA mitocondriale, confermati da analisi del DNA del cromosoma Y, avevano indicato che il centro di diffusione originario dei cani domestici sia da collocare in Asia orientale, mentre un’altra recente ricerca aveva stabilito che a contribuire maggiormente al pool genico della specie canina sarebbe stata una popolazione di lupi mediorientale. Risultava dunque assodato che le odierne razze canine americane avessero origine extra-americana, ma rimaneva da chiarire se fossero direttamente discendenti da razze introdotte dall’Asia tramite i flussi migratori lungo lo stretto di Bering in epoca pre-colombiana, a partire da circa 15.000 anni fa, oppure se l’eredità fosse stata diluita, o addirittura cancellata, dalle influenze delle razze europee portate attraverso l’Atlantico dai conquistatori europei a partire dal XV secolo.
Un gruppo internazionale ha preso in considerazione campioni di razze inuit, eskimo, groenlandesi, alaskan malamute, chihuahua, xoloitzcuintle messicani e cani nudi peruviani, comparandoli con campioni di cani europei, est asiatici e sequenze note di cani pre-colombiani. Sono state riscontrate prove di un’origine pre-colombiana per tutte queste razze, a esclusione dei malamute, per cui i risultati rimangono ambigui. Non sono stati utilizzati esemplari di alcune razze americane moderne, quali il dogo argentino o l’husky, perché era già noto avessero origini europee/siberiane.
Secondo i dati raccolti, le razze artiche – inuit, eskimo e groenlandesi – non presentano sostanziali influenze europee, mentre quelle nord/sud americane hanno al massimo un 30% di lignaggi femminili europei, a suggerire un’influenza comunque marginale da parte di cani europei. Lo studio ha anche analizzato campioni di popolazioni di cani non addomesticati, in particolare sudamericani, per cui è stata rilevata una limitata ascendenza pre-colombiana, con forti influenze europee complessive. Vi sono però sacche residuali con alte percentuali di ascendenze indigene, come dimostra il caso del cosiddetto “cane della Carolina”, popolazione tipica degli Stati Uniti sud orientali: i test del DNA provano che potrebbe avere un’antica origine asiatica.
Lo studio traccia un quadro complesso delle origini di diverse razze americane di cani, presentando un panorama variegato a seconda della zona e delle singole varianti, ma in generale le evidenze tendono a sminuire l’influenza delle razze europee.
Stefano Locati
Riferimenti:
van Asch B, Zhang A-b, Oskarsson MCR, Klutsch CFC, Amorim A, Savolainen P. 2013 Pre-Columbian origins of Native American dog breeds, with only limited replacement by European dogs, confirmed by mtDNA analysis. Proc R Soc B 280: 20131142. http://dx.doi.org/10.1098/rspb.2013.1142
Crediti immagine: Group of three xoloitzcuintles. Museo Dolores Olmedo, Xochimilco, México, D.F.. Photo taken by Hajor, December 2001. Link