Lemuri: studiarne il passato per capirne il futuro

Studiare il passato per capire come proteggere le specie di lemuri ancora viventi

Al giorno d’oggi, il Madagascar rappresenta uno degli hotspot di biodiversità più importante del pianeta e, al tempo stesso, il più minacciato dalla perdita di habitat (la velocità di deforestazione sta accelerando e molte specie sono a rischio imminente di estinzione) e dalla pressione della caccia. I record paleoecologici dimostrano infatti alterazioni drammatiche nella biodiversità endemica dell’isola negli ultimi due millenni in concomitanza con l’arrivo e la diffusione degli umani sull’isola. Dall’interpretazione dei dati relativi ai pollini ed alla distribuzione delle specie nei siti di sub fossili (chiamati così perché parti degli animali non hanno completato il processo di fossilizzazione) si può dedurre che la maggior parte delle regioni dell’isola fossero completamente o parzialmente ricoperte da alberi e che tutti i taxa di animali endemici con massa corporea maggiore di 10 kg si sono estinti, incluse 17 specie di lemuri.

Alla luce di queste evidenze, un team di ricercatori americani e malesi ha condotto uno studio con l’obiettivo di ricostruire la filogenesi totale dei lemuri, comprendente i generi ancora esistenti e quelli estinti, nell’ottica più ampia di comprendere se, ed eventualmente come, la bassa diversità genetica e le dimensioni della massa corporea siano tra loro correlate al rischio di estinzione delle specie ancora viventi. Lo studio, in pubblicazione su Journal of Human Evolution, ha utilizzato l’analisi del DNA antico estratto dai sub fossili attraverso metodi genomici: nello specifico, è stato utilizzato il genoma mitocondriale (mtDNA) completo per studiare le relazioni filogenetiche e confrontare i livelli di diversità genetica tra i taxa di lemuri estinti e quelli ancora viventi, aumentando le conoscenze sui fattori di rischio dei lemuri sopravvissuti. I risultati delle analisi hanno supportato l’ipotesi che i lemuri estinti non appartenessero ad un unico clade, dimostrando la vicinanza filogenetica tra generi estinti e generi ancora viventi.

Inoltre, con questo approccio, i ricercatori hanno potuto, per la prima volta, tracciare la corsa spazio-temporale della diversità genetica e delle dimensioni delle popolazioni, permettendo di identificare un periodo di estinzione seguito immediatamente da uno di recupero. Infatti c’è un gap circa 20 milioni di anni fa tra l’origine lignaggio dei Daubentoniidae, famiglia che oggi conta la sola specie Daubentonia madagascariensis, e quello che ha portato a tutti gli altri lemuri. Questi ultimi si sono originati in seguito a un’esplosiva differenziazione, avvenuta circa 31 milioni di anni fa, che fu seguita da un’estinzione di molte specie a cavallo tra l’Eocene e l’Oligocene, periodo caratterizzato dalla diminuzione repentina delle temperature con conseguente estinzione di molte specie, inclusi altri primati, in molte regioni del mondo. Mentre depositi fossili potenzialmente informativi del periodo in esame non sono ancora stati scoperti in Madagascar, la stima, ottenuta attraverso i dati raccolti nello studio in esame, fornisce la prova indiretta di un evento d’estinzione che ha probabilmente contribuito a plasmare l’attuale modello di diversità delle specie di lemuri, biodiversità che ora risulta essere in pericolo in modo simile.

L’opportunità di indagare a fondo comunità che non esistono più ma che sono scomparse recentemente, e quindi in grado di fornire dati sui fattori di rischio che hanno portato alla loro estinzione, apre alla possibilità di studio dei problemi di conservazione dell’attuale biodiversità del Madagascar, ma potrebbe essere anche applicabile a diverse altre situazioni di estinzioni di alcuni gruppi tassonomici in altre parti del mondo.

Riferimento bibliografico: 
L. Kistler, A. Ratan, L. R. Godfrey, B. E. Crowley, C. E. Hughes, R. Lei, Y. Cui, M. L. Wood, K. M. Muldoon, H. Andriamialison, J. J. McGraw, L. P. Tomsho, S. C. Schuster, W. Miller, E. E. Louis, A. D. Yoder, R. S. Malhi (2014). Comparative and population mitogenomic analyses of Madagascar’s extinct, giant “subfossil” lemurs. Journal of Human Evolution. http://dx.doi.org/10.1016/j.jhevol.2014.06.016

Immagine da Wikimedia Commons