Lo svezzamento dei Neanderthal

Analisi su denti fossili mostrano i tempi dello svezzamento dei Neanderthal

Un interessante articolo su Nature illustra come nuove tecniche consentano di ricavare informazioni molto precise anche su piccoli dettagli della vita degli uomini di Neanderthal: un gruppo di ricercatori internazionali ha infatti mostrato come da analisi istomorfologiche e istochimiche dei denti, e in particolare sull’analisi degli anelli di crescita dei denti, sia possibile stabilire quali fossero i loro tempi di svezzamento dei piccoli neanderthaliani, utilizzando una tecnica già applicata e validata su alcuni primati odierni. 
Grazie al calcolo del rapporto fra bario e calcio nei tessuti dentali è stato possibile comprendere che i neonati uomini di Neanderthal per i primi sette mesi di vita erano completamente dipendenti dal latte materno, che rimaneva nella loro dieta come alimento accessorio a completare una dieta varia. 
Per quanto concerne questo comportamento, Homo neanderthalensis ha dunque tempi di svezzamento simili alle popolazioni di Homo sapiens attuali dei paesi industrializzati, mentre nei nostri più stretti cugini ancora esistenti, gli scimpanzé, può durare oltre i 5 anni.
Riferimenti:

Christine Austin, Tanya M. Smith, Asa Bradman, Katie Hinde, Renaud Joannes-Boyau, David Bishop, Dominic J. Hare, Philip Doble, Brenda Eskenazi, Manish Arora. Barium distributions in teeth reveal early-life dietary transitions in primates. Nature, 2013; DOI: 10.1038/nature12169