L’ultimo pasto dell’ammonite

Insieme ai trilobiti, le ammoniti sono senza dubbio i fossili di invertebrati del passato più noti e meglio conosciuti al mondo. Si originarono circa 400 milioni di anni fa, attraversarono un periodo di grande rediazione adattativa nel primo Giurassico in cui colonizzarono gran parte delle acque mondiali e scomparvero, come i dinosauri, intorno a 65 milioni di anni or sono.

Insieme ai trilobiti, le ammoniti sono senza dubbio i fossili di invertebrati del passato più noti e meglio conosciuti al mondo. Si originarono circa 400 milioni di anni fa, attraversarono un periodo di grande rediazione adattativa nel primo Giurassico in cui colonizzarono gran parte delle acque mondiali e scomparvero, come i dinosauri, intorno a 65 milioni di anni or sono. Nonostante la straordinaria abbondanza dei loro fossili, poco o nulla si conosce sulle abitudini alimentari e sulla posizione nelle reti trofiche di questi stretti parenti degli attuali cefalopodi.

Una lacuna che sembra essere stata almeno in parte colmata da uno studio, pubblicato sull’ultimo numero della rivista Science. Un gruppo di paleontologi ha infatti ricostruito, grazie all’utilizzo di microtomografia ai raggi-x, l’apparato boccale in tre dimensioni di alcuni individui del genere Baculites, appartenente ad uno dei più importanti gruppi di ammoniti. Questi animali presentavano mascelle e una radula con cui si nutrivano di plankton, come dimostrato dal ritrovamento di organismi planktonici nelle cavità orali. Infatti, uno degli individui analizzati aveva nella sua bocca un piccolo mollusco gasteropode e due minuscoli crostacei, tagliati a metà per essere meglio consumati durante il suo ultimo pasto prima della morte.

Per la prima volta, dunque, viene assegnata una posizione chiara a questi animali nelle reti trofiche dei mari del passato: è possibile, concludono i ricercatori, che la loro improvvisa estinzione dopo oltre 300 milioni di anni di esistenza, sia stata legata alla riduzione della loro principale fonte di cibo. L’impatto dell’asteroide che causò l’estinzione dei dinosauri provocò, infatti, la rapida riduzione del plankton nelle acque, che probabilmente risultò fatale a questi molluschi.

Andrea Romano

Riferimenti:
Isabelle Kruta, Neil Landman, Isabelle Rouget, Fabrizio Cecca, Paul Tafforeau. The Role of Ammonites in the Mesozoic Marine Food Web Revealed by Jaw Preservation. Science, 2011; 331 (6013): 70-72 DOI: 10.1126/science.1198793