Neanderthal, una parentela ancora più stretta

L’analisi di una mandibola fossile di uno dei più antichi esemplari umani moderni, rinvenuta in Romania, rivela che gli incroci con i Neanderthal sono più recenti di quanto pensassimo

Dopo un femore e un cranio (Pikaia ne ha parlato qui), è una mandibola ad aggiungere conoscenza sull’ibridazione avvenuta tra Homo sapiens e H. neanderthalensis. Sappiamo che dagli 86.000 ai 37.000 anni fa le due specie  si sono potute incrociare e Neanderthal ha contribuito nell’ordine dell’ 1-3% alla composizione genetica delle attuali popolazioni umane al di fuori dell’area subsahariana. Ma una stima temporale più precisa di tale incrocio, la sua entità e in quale area geografica esso abbia avuto maggiore impatto, rimangono questioni in pieno dibattito. La scoperta del cranio Manot 1 – ci raccontava Nature all’inizio di quest’anno – aveva permesso di datare a circa 55.000 anni fa in Israele l’ibridazione tra le due specie.

Ora, Svante Päabo e i ricercatori del Max-Plack Institut per l’antropologia evoluzionistica di Lipsia hanno tirato fuori un’altra affascinante scoperta. Questa volta è Oase 1, la mandibola rinvenuta nel sito Peștera cu Oase (Romania) nel 2002, a suggerire che l’incrocio tra le due specie è molto più recente di quanto fino ad ora stimato.

Dall’analisi genetica del reperto fossile databile tra i 37.000 e i 42.000 anni fa, si evince che l’uomo – il più antico esemplare di uomo moderno finora rinvenuto – aveva antenati neanderthaliani ad appena 6–4 generazioni indietro. Uno studio sui loci genetici ritenuti informativi dell’eventuale parentela con Neanderthal, fa emergere, infatti, che ben il 6-9% del suo DNA è di derivazione neanderthaliana. Inoltre, anche la moderna morfologia della mandibola conferma i tratti neanderthaliani. La scoperta interseca anche ad un altro fatto: Oase1 non è geneticamente in continuità con gli Europei a lui successivi, serbando maggiore somiglianza allelica con gli asiatici. Elemento a provvisorio sostegno di uno scarso incrocio tra H. sapiens e Neanderthal in Europa, malgrado la concentrazione massiccia di Neanderthal in questa area.

Riferimenti:
Qiaomei Fu, Mateja Hajdinjak, Oana Teodora Moldovan, Silviu Constantin, Swapan Mallick, Pontus Skoglund, Nick Patterson, Nadin Rohland, Iosif Lazaridis, Birgit Nickel, Bence Viola, Kay Prüfer, Matthias Meyer, Janet Kelso, David Reich & Svante Pääbo, An early modern human from Romania with a recent Neanderthal ancestor, Nature (2015) doi:10.1038/nature14558

Credit: MPI f. Evolutionary Anthropology/ Paabo