NOMA si, NOMA no

Dopo averci stupito con dichiarazioni forti sulla sua solidarietà con Dawkins, Michael Ruse si ritrasforma e accontenta i tanti lettori scontenti de The Huffington Post, “Riconciliando la dottrina del peccato originale con la biologia evoluzionistica”. In questo nuovo articolo vorrebbe collegare la dottrina del peccato originale con l’altruismo su base evoluzionistica. Ovvero: se l’evoluzionismo ha demolito il mito di Adamo

Dopo averci stupito con dichiarazioni forti sulla sua solidarietà con Dawkins, Michael Ruse si ritrasforma e accontenta i tanti lettori scontenti de The Huffington Post, “Riconciliando la dottrina del peccato originale con la biologia evoluzionistica”. In questo nuovo articolo vorrebbe collegare la dottrina del peccato originale con l’altruismo su base evoluzionistica.

Ovvero: se l’evoluzionismo ha demolito il mito di Adamo ed Eva e la loro espulsione dal Paradiso terrestre è anche vero che non può esistere il peccato originale, uno dei fulcri del cristianesimo. Questo perché l’altruismo si è evoluto naturalmente, come adattamento. Ma poiché per macchine da sopravvivenza darwiniane non è possibile essere altruisti totali, esiste in noi una spinta all’egoismo. Quella spinta è il ciò che Ruse interpreta come “nuovo-scientificamente-provato” peccato originale.

E quindi sia i nuovi atei che i creazionisti sarebbero in errore, tremendo errore. Che sia la svolta all’evoluzionismo teistico?

In attesa di nuovi virtuosismi.

Giorgio Tarditi Spagnoli