Parti ridondanti

Non so resistere alla tentazione di tradurre il post recente di Jerry Coyne sul suo blog Whyevolutionistrue su un tema molto affascinante della biologia evoluzionistica: l’adattamentismo. Al contrario delle elucubrazioni spesso complesse da seguire alle quali siamo abituati, gli argomenti sono qui assai concreti: «Il mio supervisore di dottorato Dick Lewontin è stato recentemente sottoposto ad una tripla operazione di

Non so resistere alla tentazione di tradurre il post recente di Jerry Coyne sul suo blog Whyevolutionistrue su un tema molto affascinante della biologia evoluzionistica: l’adattamentismo. Al contrario delle elucubrazioni spesso complesse da seguire alle quali siamo abituati, gli argomenti sono qui assai concreti:

«Il mio supervisore di dottorato Dick Lewontin è stato recentemente sottoposto ad una tripla operazione di bypass (è andata bene, e lui sta bene): gli ho telefonato per avere notizie e lui mi ha raccontato la procedura. Come in tutte le operazioni di bypass , si recuperano vasi da altre parti del corpo (di solito braccia, gambe o torace) per aggirare  le coronarie bloccate, e Dick ha notato che il corpo è pieno di vasi superflui.

“Superflui?” ho detto “Forse possiamo vivere senza, ma non potrebbero essersi evolute come ‘ricambi’ nel caso che qualcosa non vada nel vaso corrispondente?” “Oh, Jerry” mi ha detto Dick “non essere così selezionista. Forse sono davvero ridondanti, non c’è bisogno che si siano evolute come ricambi” (ricordo che Dick fu coautore del famoso articolo “I pennacchi di San Marco“, che sosteneva che molte delle forme biologiche non fossero adattative, ma esistessero per altre ragioni).

Pensandoci bene, credo che ci sia molto di vero in ciò che ha detto. Prima di tutto è improbabile che noi abbiamo vene superflue perché i nostri antenati avevano problemi circolatori e quindi abbisognavano di vasi di ricambio. Ciò che li uccideva non era la trombosi, ma le malattie, la predazione, le infezioni e la durezza della vita.

(Attenti: anche se gli umani moderni possono ‘cavarsela’ senza un’importante vaso nelle gambe, ciò non vuol dire che non averlo nei nostri antenati non avrebbe potuto avere qualche svantaggio marginale.)

E non sono solo i vasi ad essere superflui. Abbiamo due reni, e possiamo fare a meno benissimo di uno. Ne abbiamo due perché uno è di riserva? E se è così, perché due reni e due polmoni, e due occhi e due testicoli/ovari, ma solo un fegato e un cuore?

Noi siamo organismi a simmetria bilaterale, simmetrici, bipedi, derivati da pesci a simmetria bilaterale. In alcuni casi avere due organi è utile. I nostri due occhi ci danno una visione binoculare, ma non ne abbiamo due per averla, ma perché i pesci nostri antenati avevano due occhi che permettevano loro di vedere, in  modo non binoculare, da entrambi i lati del corpo. Può essere che quando un organo nuovo si evolve, come un rene, o un polmone, o un ovario, i geni che codificano per esso agiscano bilateralmente, dandoci due organi al posto di uno. Questo, e non un’evoluzione ridondante può spiegare perché abbiamo dei pezzi “superflui”. Il fatto che uno possa agire da riserva è semplicemente un pennacchio – un  sottoprodotto fortuito ma non selezionato di un imperativo di sviluppo.»

Traduzione di M.F.

Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons