Primordi: alla riscoperta del Paleolitico francese a Modena

Dal 15 maggio 2021 al 19 giugno 2022 è possibile visitare al Museo Civico di Modena la mostra Primordi.

Dal 15 maggio 2021 al 19 giugno 2022 è possibile visitare al Museo Civico di Modena (Largo Porta Sant’Agostino n. 337, Modena) la mostra Primordi. La  riscoperta della raccolta del Paleolitico francese del Museo Civico di Modena.

La raccolta “modenese” è composta da oltre 170 reperti litici in selce, provenienti da quattro siti (Montières les Amiens, Abbeville, Saint Acheul e Renancourt les Amiens), collocati nelle vicinanze della città di Amiens in Francia. 

I reperti presenti nella collezione sono in gran parte databili al paleolitico inferiore e medio e sono giunti a Modena, in quanto acquistati dall’allora Direttore del Museo Carlo Boni come collezione di riferimento. La raccolta era stata, infatti, assemblata con lo scopo principale di mostrare gli strumenti bifacciali (amigdale) che caratterizzano la cultura acheuleana.

“Il progetto di studio e valorizzazione della collezione <scrive Francesca Piccinini (Direttrice del Museo) nell’introduzione del catalogo>, da decenni conservata nei depositi del Museo, si inserisce nel solco della riscoperta di raccolte “invisibili” al pubblico, invisibili non tanto perché dimenticate, quanto perché nel riallestimento museale degli anni Novanta del Novecento si scelse di esporre esclusivamente i reperti provenienti dalla città e dal territori”.

La raccolta, costituita da strumenti in pietra del tutto simili a quelli scoperti nel 1850 dal pioniere degli studi preistorici Boucher de Perthes, è oggi non solo ripresentata valorizzandone la presenza nel Museo, ma è stata anche “riscoperta” ricorrendo alle più moderne tecnologie di indagine e valorizzata in un’esposizione che coniuga la dimensione ottocentesca della ricerca a quella contemporanea.

Da segnalare inoltre che il catalogo della mostra contiene non solo la presentazione della collezione, ma anche numerosi articoli originali di analisi dei reperti. Grazie a queste analisi, oggi sappiamo che i manufatti presenti a Modena provengono da almeno 12 diversi siti e appartengono a differenti orizzonti stratigrafici cronologicamente separati.

Particolarmente interessante è l’analisi fatta da Gabriele Luigi Francesco Berruti (Università di Ferrara), che analizza la “perline” Acheuleane. Questi reperti, costituiti da spugne fossili appartenenti alla specie del tardo cretaceo Porosphaera globularis, sono simili a perle e la presenza di una omogeneità di dimensioni, abbinata al fatto di presentare fori con segni di usura, ha portato molti Autori a suggerire che questi artefatti possano essere tra le dimostrazioni più antiche della presenza di un pensiero simbolico nell’uomo. Verità o fantasia? Per scoprirlo non vi resta che visitare la mostra.

Orari di apertura della mostra: dal martedì al venerdì ore 16.30–19.30; sabato, domenica e festivi ore 11 – 18.
Ingresso gratuito con accesso contingentato, si consiglia la prenotazione.
Info e prenotazioni: tel. 059.2033125 – palazzo.musei@comune.modena.it