Quando gli scarafaggi si scambiano informazioni

Probabilmente vi sarà capitato di alzarvi a tarda notte per recarvi in cucina e di trovare qualche scarafaggio che divora i resti di una vostra pietanza. Se siete attenti osservatori (ok, mi rendo conto che è difficile esserlo in piena notte e per giunta dopo aver scoperto scarafaggi nella propria cucina) vi sarete accorti che i vostri simpatici (si fa

Probabilmente vi sarà capitato di alzarvi a tarda notte per recarvi in cucina e di trovare qualche scarafaggio che divora i resti di una vostra pietanza. Se siete attenti osservatori (ok, mi rendo conto che è difficile esserlo in piena notte e per giunta dopo aver scoperto scarafaggi nella propria cucina) vi sarete accorti che i vostri simpatici (si fa per dire!) amici si trovano, per la maggior parte delle volte, in compagnia dei loro simili .

Tale comportamento “gregario” degli scarafaggi, in particolare in condizioni di ricerca del cibo, è stato spiegato per la prima volta da scienziati dell’Universita’ Queen Mary di Londra in un articolo pubblicato sulla rivista Behavioral Ecology and Sociobiology.

Normalmente si ritiene che gli scarafaggi cerchino fonti di cibo e acqua in maniera indipendente. I ricercatori che hanno condotto lo studio, però, hanno osservato che gli scarafaggi della specie Blattella germanica sono in grado di scambiare informazioni utili per ricavare importanti indicazioni sulla localizzazione di eventuali risorse di cibo.

Nell’esperimento condotto alcuni scarafaggi affamati sono stati liberati in uno spazio in cui, precedentemente, era stato collocato cibo in due punti differenti. Piuttosto che scegliere un punto a caso come ci si aspetterebbe se gli scarafaggi agissero in maniera indipendente, la maggioranza di essi si alimentava esclusivamente da una sola fonte fino a quando tutto l’alimento era esaurito.

Si è inotre osservato che ciascun scarafaggio rimaneva più a lungo ad alimentarsi sulla fonte di cibo sulla quale erano presenti più individui. E’ chiaro, sostengono quindi i ricercatori, che gli scarafaggi trasmettono informazioni agli altri individui attraverso il rilascio, per esempio, di una qualche sostaza chimica non ancora identificata, come per esempio un particolare feromone. I candidati più probabili secondo gli scienziati sono alcuni prodotti chimici presenti nella saliva degli scarafaggi oppure  gli idrocarburi cuticolari che ricoprono il corpi degli insetti.

Lo studio descritto è importante non solo perchè è la prima evidenza che questi insetti foraggiano collettivamente, ma anche perchè questo semplice modello di foraggiamento fornisce importanti informazioni riguardo l’evoluzione di modelli più complessi come quelli tipici degli insetti definiti “eusociali” (il livello più alto di organizzazione sociale che si realizza in alcune specie animali).

Daniel Patelli

Riferimenti:
Mathieu Lihoreau, Jean-Louis Deneubourg, Colette Rivault. Collective foraging decision in a gregarious insect. Behavioral Ecology and Sociobiology, 2010; DOI: 10.1007/s00265-010-0971-7

Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons