Raddoppiano i pinguini imperatore

Buone notizie per la conservazione di una delle specie più amate, il pinguino imperatore (Aptenodytes fosteri). Un nuovo censimento, realizzato mediante immagini satellitari, ha infatti mostrato come la popolazione nidificante sia in realtà circa doppia rispetto a quella stimata con le ‘classiche’ procedure di monitoraggio. In aree remote e difficilmente raggiungibili, condurre i censimenti delle popolazioni di animali allo stato

Buone notizie per la conservazione di una delle specie più amate, il pinguino imperatore (Aptenodytes fosteri). Un nuovo censimento, realizzato mediante immagini satellitari, ha infatti mostrato come la popolazione nidificante sia in realtà circa doppia rispetto a quella stimata con le ‘classiche’ procedure di monitoraggio.

In aree remote e difficilmente raggiungibili, condurre i censimenti delle popolazioni di animali allo stato naturale è un’operazione molto complicata. In questi casi, infatti, le stime di abbondanza di popolazione non possono essere particolarmente accurate. Ed ecco che le nuove tecnologie possono venire in contro ai biologi, come nel caso documentato sulla rivista PLoS One, in cui un gruppo di ricercatori ha calcolato la popolazione di pinguino imperatore nidificante in Antartide.

Gli studiosi si sono avvalsi di fotografie satellitari ad alta risoluzione e di alcuni metodi digitali per la pulizia delle immagini e, per la prima volta, sono riusciti a stimare la dimensione dell’intera popolazione. In primo luogo, hanno individuato sette colonie riproduttive mai documentate finora, portandole ad un totale di 46 (questa la distribuzione delle colonie sul continente). Successivamente, da qui hanno stimato le coppie nidificanti, che sono risultate essere circa 238.000, rispetto alle 135-175.000 dei precendenti censimenti. Sulla base di dati pregressi sulla proporzione di individui riproduttori e non-riproduttori, è stato infine possibile stimare l’intera dimensione della popolazione in 595.000 (più o meno 81.000) pinguini adulti.

La notizia è senza dubbio positiva dal momento che riguarda una specie il cui habitat è fortemente minacciato dal continuo riscaldamento globale, ma non deve certo far distoglierle l’attenzione dalle politiche di conservazione di questo straordinario uccello che sta attraversando ugualmente un’intensa fase di declino demografico.

Andrea Romano

Riferimenti:
Fretwell PT, LaRue MA, Morin P, Kooyman GL, Wienecke B, et al. (2012) An Emperor Penguin Population Estimate: The First Global, Synoptic Survey of a Species from Space. PLoS ONE 7(4): e33751. doi:10.1371/journal.pone.0033751