Recensione di “Darwin” di Stefano Bessoni

A cura di Telmo Pievani

Un Darwin così non l’avevo mai visto nemmeno io. Il racconto della sua ben nota biografia scorre piacevole tra aneddoti, illuminazioni e svolte esistenziali, il tutto ben inserito nel contesto fuligginoso dell’Inghilterra vittoriana. Bambini e ragazzi potranno così ripercorrere in stile fiabesco la vita del tranquillo ribelle di campagna che partì per un viaggio, tornò pieno di idee e cambiò per sempre la nostra visione della natura. Ma non è il testo il protagonista. Tra una pagina e l’altra fanno capolino gli attori principali dell’opera: i disegni bellissimi di Stefano Bessoni, il pluripremiato regista, animatore e illustratore de “I canti della forca”, “Alice sotto terra” e altre interpretazioni ironicamente dark di classici della letteratura per ragazzi e adulti. Vedere applicato lo stile di Bessoni, da sempre molto interessato alla scienza e in particolare alla biologia e all’anatomia, a Charles Darwin e ai personaggi della sua trama fa un effetto originalissimo. Splendidi i ritratti del dottor Alexander Monro, il noioso e borioso docente di anatomia a Edimburgo, e del tormentato capitano Robert FitzRoy. Con vena macabra e scherzosa, scorrono gli animali di Darwin, i loro stadi di sviluppo, i suoi reperti, le mappe, gli amici e i nemici, nonché gli stadi vitali dello stesso Darwin, da bambino curioso a vecchio altrettanto curioso, con in mano un amato lombrico. Tutti gli strani animali e gli strani umani bucano la carta con i loro occhi grandi, sbilenchi e cerchiati, restituendoci questa bellissima storia di scienza con il sapore di un classico della narrativa per ragazzi.  

Stefano Bessoni, Darwin, LogosEdizioni, Modena, 2020