Selezione sessuale: competizione maschile e scelta femminile.Una prospettiva storica

Molte specie animali presentano uno spiccato dimorfismo sessuale, un fenomeno per cui gli individui di un sesso, di solito i maschi, sviluppano caratteristiche particolarmente appariscenti. Lo stravagante piumaggio di molti uccelli, o le corna smisurate di alci e daini, ne sono un esempio Darwin intuì che tali caratteristiche sfuggivano alla logica utilitaristica della selezione naturale, perché non garantivano maggiori capacità

Molte specie animali presentano uno spiccato dimorfismo sessuale, un fenomeno per cui gli individui di un sesso, di solito i maschi, sviluppano caratteristiche particolarmente appariscenti. Lo stravagante piumaggio di molti uccelli, o le corna smisurate di alci e daini, ne sono un esempio Darwin intuì che tali caratteristiche sfuggivano alla logica utilitaristica della selezione naturale, perché non garantivano maggiori capacità di sopravvivenza, ma al contrario si rivelavano molto costose per gli organismi che le sviluppavano, esponendo gli individui che le portavano a maggiori rischi e dunque penalizzandoli nella lotta per la sopravvivenza.Come spiegare questo fenomeno?. Egli propose che fosse la selezione sessuale a promuovere l’evoluzione di questi tratti, ovvero la lotta tra i membri di un sesso, per la conquista dell’altro sesso. Darwin chiarì inoltre che tale processo selettivo poteva realizzarsi mediante due modalità: attraverso la lotta tra individui dello stesso sesso, definita selezione intrasessuale oppure attraverso una competizione indiretta dove sono le femmine a scegliere il partner. Questa seconda modalità, chiamata selezione intersessuale, forniva alle femmine il ruolo centrale di agenti di selezione, idea inaccettabile per la cultura maschilista dell’Inghilterra vittoriana. La teoria della selezione sessuale rimase perciò nell’ombra e venne riscoperta solo negli anni settanta del novecento. Da allora molti studi sono stati dedicati a questo importante tema, con particolare attenzione al fenomeno della selezione sessuale interspecifica.

A parere di Wong e Candolin, a dispetto dei numerosi studi dedicati alla competizione maschile e alla scelta del partner sessuale da parte delle femmine, l’interazione fra queste due dimensioni resta di difficile comprensione. Nonostante la letteratura inerente la selezione sessuale sia ricca di studi dedicati a queste tematiche, pochi si concentrano sulla forte influenza della competizione maschile sulla scelta femminile. Alla luce dei più recenti progressi teoretici ed empirici, gli autori ipotizzano che la scelta femminile sia influenzata in particolare dalla cosiddetta competizione spermatica, intesa come la lotta a cui danno luogo i maschi cercando di inseminare il maggior numero di femmine possibile. Gli effetti di questa competizione influenzeranno le femmine, le quali ad ogni accoppiamento cercheranno di scegliere il partner genetico migliore. Dunque i diversi benefici saranno fortemente correlati alle abilità competitive del maschio.

Secondo gli autori la scarsità di studi che approfondiscano questo tema è conseguenza della mancanza di una prospettiva di tipo storico nell’ambito degli studi sulla selezione sessuale, che tenga conto del contesto nel quale tali meccanismi selettivi hanno luogo. Alla luce di queste considerazioni essi propongono un modello nel quale individuano tre stadi principali nei quali la competizione maschile può influire sul processo di scelta.

Per maggiori approfondimenti

Malefemalereprostrategies

Birkhead Tim. Promiscuità, Una storia evoluzionistica della competizione spermatica e del conflitto sessuale. Garzanti

Daniela Suman