Simulare la morte? Non è per codardia

Solenopsis invicta è una formica rossa altamente territoriale appartenente alla famiglia dei Formicidae, e come molte altre specie della stessa famiglia, presenta una struttura sociale complessa divisa in caste. I maschi e le femmine capaci di riprodursi, cioè le regine, hanno il compito di provvedere alla riproduzione ed alla deposizione delle uova. Le femmine non feconde prendono il nome di

Solenopsis invicta è una formica rossa altamente territoriale appartenente alla famiglia dei Formicidae, e come molte altre specie della stessa famiglia, presenta una struttura sociale complessa divisa in caste. I maschi e le femmine capaci di riprodursi, cioè le regine, hanno il compito di provvedere alla riproduzione ed alla deposizione delle uova. Le femmine non feconde prendono il nome di operaie e si distinguono in operaie vere ed in soldati; alle prime spetta il compito di rifornire di cibo la comunità, alle seconde quello di difendere il formicaio. Tuttavia anche le operaie partecipano alla difesa del nido e spesso sono più aggressive dei soldati. Le formiche sono insetti territoriali e particolarmente aggressivi. Le operaie competono fra loro per il dominio del territorio controllato dalla propria colonia ed uccidono gli esemplari delle colonie limitrofe per eliminare la concorrenza nella raccolta del cibo o nel dominio degli spazi adatti; le formiche di una stessa colonia si riconoscono grazie all’odore e a messaggi di carattere chimico.

In un articolo pubblicato su Naturwissenschaffen, il Dr. Deby Cassill, del Dipartimento di Biologia della USF Petersburg in Florida e i suoi collaboratori hanno dimostrato che le giovani operaie a difesa della colonia, in caso di combattimento, preferiscono fingersi morte che non prolungare lo scontro con le operaie delle altre colonie fino a soccombere; è stato valutato infatti come questo tipo di comportamento, peraltro molto diffuso all’interno del regno animale, porti le giovani operaie ad avere una probabilità di sopravvivenza quattro volte maggiore rispetto alle operaie più anziane che persistono nel combattimento a difesa della colonia. Grazie a questa strategia, le operaie sono poi in grado di continuare a proteggere la regina e favorire la crescita della colonia. Lo studio condotto in laboratorio ha chiaramente mostrato come la risposta ad un attacco alla colonia da parte di formiche estranee fosse legata all’età delle operaie esaminate: le operaie di età inferiore a una settimana si sottraevano allo scontro fingendosi morte; le operaie con qualche settimana di vita evitavano lo scontro con la fuga; le operaie di età superiore al mese persistevano nel combattimento a difesa della colonia.

La spiegazione per il comportamento osservato va ricercata nella struttura dell’esoscheletro delle giovani operaie: esse infatti possiedono un esoscheletro non idoneo al combattimento, a causa della scarsa durezza delle mandibole. Dunque avendo una struttura inadatta a perforare il corpo degli aggressori, che rende certo l’esito negativo di uno scontro, rinunciano a combattere per salvarsi. In questo modo inoltre sono poi a disposizione della regina per prestare le cure necessarie alla sua sopravvivenza e per favorire la crescita della colonia.

Federico Ossi

Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons