Speciazione come difesa

I grandi laghi africani sono ben conosciuti per le centinaia di pesci, che vengono spesso venduti agli acquariofili di tutto il mondo, appartenenti all’unica famiglia dei Cichlidae. Tutte queste specie, che ammontano a più di un migliaio, sono il risultato di un’imponente radiazione adattativa piuttosto recente, in quanto i laghi in cui proliferano non si sono formati più 5 milioni

I grandi laghi africani sono ben conosciuti per le centinaia di pesci, che vengono spesso venduti agli acquariofili di tutto il mondo, appartenenti all’unica famiglia dei Cichlidae. Tutte queste specie, che ammontano a più di un migliaio, sono il risultato di un’imponente radiazione adattativa piuttosto recente, in quanto i laghi in cui proliferano non si sono formati più 5 milioni di anni fa. Inoltre, tutte le specie conosciute appartengono ad un monophylum esclusivo di questi laghi.

Sono state esposte numerose teorie riguardo le dinamiche di speciazione dei Cichlidae: le pressioni selettive sul processo di speciazione sono state individuate nelle diversificazione dell’habitat e degli apparati boccali e nell’azione della selezione sessuale. Un recente studio, pubblicato sulla rivista Public Library of Science e condotto da un gruppo internazionale di ricercatori canadesi, spagnoli e inglesi, ha evidenziato una nuova fonte di pressioni selettive che avrebbe potuto causare eventi di speciazione: lo sviluppo di sistemi immunologici diversi.

Le specie Pseudotropheus emmiltos e Pseudotropheus fainzilberi, endemiche residenti nella regione nord-occidentale del Lago Malawi e strettamente imparentate, sembra infatti che basino il riconoscimento dei conspecifici sull’olfatto, piuttosto che, come si riteneva fino ad ora, sulle differenze di colorazione, risultato della selezione sessuale. Esse hanno infatti un aspetto molto simile, differendo solamente per il colore della pinna dorsale, e, nonostante ciò, condividono lo stesso habitat.

E’ stato dimostrato, in molti vertebrati compreso l’uomo, che i comportamenti sessuali legati all’olfatto sono spesso influenzati dai geni del complesso maggiore di istocompatibilità (MHC). Questi geni codificano per molecole MHC, peroteine eterodimeriche di membrana che svolgono la funzione di presentare gli antigeni ai linfociti T, direttamente coinvolte nelle risposte immunologiche contro agenti patogeni. Un’analisi molecolare ha evidenziato come le due specie considerate differiscano fortemente nelle sequenze dei geni MHC.

Da questi risultati, i ricercatori hanno ipotizzato che la selezione naturale abbia agito su essi in diverse direzioni (selezione divergente), portando alla speciazione. Infatti, lo studio sottolinea anche che Pseudotropheus emmiltos e Pseudotropheus fainzilberi sono infettate primariamente da diversi tipi di parassiti, individuati come la fonte della differente pressione selettiva.

Nella foto un maschio e una femmina di Pseudotropheus lombardoi, una specie affine a Pseudotropheus emmiltos e Pseudotropheus fainzilberi e anch’essa endemica del lago Malawi.

Andrea Romano