Tutto in un canto

Gli uccelli migratori non appena giunti nei luoghi di nidificazione devono prendere alcune rapide decisioni volte a massimizzare il proprio successo riproduttivo: una di queste, forse la più importante, è la scelta del luogo adatto in cui edificare il proprio nido, dato l’alto tasso di predazione dei pulcini nel nido. In che modo viene presa questa decisione? La scelta viene

Gli uccelli migratori non appena giunti nei luoghi di nidificazione devono prendere alcune rapide decisioni volte a massimizzare il proprio successo riproduttivo: una di queste, forse la più importante, è la scelta del luogo adatto in cui edificare il proprio nido, dato l’alto tasso di predazione dei pulcini nel nido. In che modo viene presa questa decisione? La scelta viene operata unicamente in base alle caratteristiche dei diversi siti o entrano in gioco altri fattori? Un recente studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B indica che i maschi di parula blu golanera (Dendroica caerulescens) alla loro prima stagione riproduttiva selezionano i luoghi in base ad informazioni acquisite da altri più maturi che hanno già portato a termine l’allevamento di pulcini in modo positivo, piuttosto che seguendo le informazioni acquisite con la propria esperienza.

In questa specie, come in molte altre di uccelli canori, i maschi adulti che si sono riprodotti con successo sono soliti cantare, probabilmente per insegnare alla propria prole le giuste vocalizzazioni, ma questi canti possono fornire preziose informazioni anche ad altri individui. Un maschio che canta segnala infatti agli altri il suo successo riproduttivo, spesso legato al luogo di nidificazione. Questo tipo di informazione viene captata dagli individui giovani, che la utilizzano a proprio vantaggio.

Un gruppo di ricercatori ha verificato questo comportamento grazie ad un esperimento di playback: dopo aver registrato le vocalizzazioni dei maschi adulti in una località idonea (un bosco decennale con copertura molto fitta, dunque più adatto a proteggere le nidiate), i canti sono stati riproposti in luoghi diversi, assolutamente poco adatti alla riproduzione (boschi tagliati di recente con poche fronde). I giovani maschi sono stati avvistati dirigersi verso le zone in cui si elevavano i canti, luoghi in cui sarebbero tornati l’anno successivo durante la loro prima stagione riproduttiva.

I risultati indicano infatti che l’83% dei maschi giovani ha utilizzato gli indizi forniti dai canti dei maschi vecchi dell’anno precedente, che indicavano il successo nell’allevamento, anche se i luoghi da cui questi provenivano erano di bassa qualità. Anche le femmine, nonostante la scelta del luogo in cui costruire il nido fosse infelice, seguivano i propri partner.

Questo studio mette in luce la rilevanza della comunicazione tra individui della stessa specie nei processi decisionali, fattore che può essere in grado di prevalere anche su fattori importanti come le informazioni acquisite con la propria esperienza.

Andrea Romano

Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons