Un balzo indietro nella storia dei mammiferi

Due nuove ricerche gettano nuova luce sul “quando” e il “come” delle prime fasi dell’evoluzione dei mammiferi

Due studi recenti hanno svelato nuove informazioni sull’evoluzione dei mammiferi e dei loro antenati. Il primo, pubblicato su Proceedings of the Royal Society B da una coppia di studiosi americani, è incentrato sulla “notturnalità”, cioè la tendenza, comune a molti animali, a essere più attivi di notte che di giorno. Una tendenza molto diffusa fra la maggior parte delle specie di mammiferi esistenti, senza contare quelle attive durante il crepuscolo. Una delle teorie più diffuse su questa caratteristica è che essa sia comparsa contemporaneamente ai primi mammiferi e abbia consentito loro di evitare la competizione diretta con i dinosauri. 

I due ricercatori americani hanno studiato diversi reperti di Sinapsidi, un ampio gruppo di vertebrati – il cui più noto rappresentante è il dimetrodonte – che comprende anche gli antenati dei mammiferi. In particolare, si sono concentrati sugli anelli sclerotici, piccoli anelli d’osso che circondano gli occhi di parecchi vertebrati, a eccezione dei mammiferi. Questi ossicini hanno fornito loro diverse informazioni su forma e dimensioni delle diverse parti degli occhi di questi animali, dalle quali è stato poi possibile risalire alla loro sensibilità alla luce e, quindi, etichettarli come diurni, notturni o crepuscolari. Ciò che è emerso è che la notturnalità era già diffusa fra molti Sinapsidi, incluso il celebre dimetrodonte, ben prima della comparsa dei primi mammiferi. Inoltre, essa potrebbe essersi evoluta più volte e in tempi diversi. 
Ma le sorprese non finiscono qui. Un altro studio, pubblicato su Nature da un team di ricerca cino-americano, ha descritto tre nuove specie di animali simili a scoiattoli, vissuti circa 208 milioni di anni fa (si veda l’immagine). La particolarità di queste specie è la loro morfologia, tipica dei mammiferi. Sulla base di questa osservazione, la separazione dei mammiferi dei rettili non sarebbe più avvenuta nel Giurassico medio, fra i 176 e i 161 milioni di anni fa, ma andrebbe spostata indietro di 30-40 milioni di anni, nel tardo Triassico. 
Michele Bellone
Riferimenti:

K. D. Angielczyk, L. Schmitz. Nocturnality in synapsids predates the origin of mammals by over 100 million years. Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, 2014; 281 (1793): 20141642 DOI: 10.1098/rspb.2014.1642 

Shundong Bi, Yuanqing Wang, Jian Guan, Xia Sheng, Jin Meng. Three new Jurassic euharamiyidan species reinforce early divergence of mammals. Nature, 2014; DOI: 10.1038/nature13718

Credit image: Zhao Chuang 

This reconstruction shows arboreal mammals in a Jurassic forest. The three animals on the left side represent the three new species of euharamiyidan mammals. The other two represent a gliding species and another euharamiyidan, respectively, that were reported earlier.