Un perfetto imitatore, ma con intelligenza

Nelle foreste dello Sri Lanka c’e’ un campione nell’imitazione dei segnali canori di altri uccelli: e’ il Dicrurus paradiseus, noto agli ornitologi come drongo dalla coda a racchetta. Eben Goodale, biologo evolutivo della University of Massachusetts Amherst, fa ricerca da anni sul comportamento di questi interessanti passeracei, appartenenti alla famiglia dei Dicruridi. Dal suo lavoro scaturisce l’articolo pubblicato in questi

Nelle foreste dello Sri Lanka c’e’ un campione nell’imitazione dei segnali canori di altri uccelli: e’ il Dicrurus paradiseus, noto agli ornitologi come drongo dalla coda a racchetta.

Eben Goodale, biologo evolutivo della University of Massachusetts Amherst, fa ricerca da anni sul comportamento di questi interessanti passeracei, appartenenti alla famiglia dei Dicruridi. Dal suo lavoro scaturisce l’articolo pubblicato in questi giorni insieme a Sarath W. Kotagama della University of Colombo nello Sri Lanka sulla rivista Proceedings of the Royal Society: Biological Sciences.

L’imitazione non e’ un’esclusiva del drongo; si conoscono infatti uccelli appartenenti a vari generi della famiglia degli Sturnidi, accomunati dalla capacità di imitare perfettamente il verso di altri uccelli. L’aspetto fondamentale di questa ricerca consiste pero’ nell’aver scoperto che Dicrurus paradiseus e’ in grado di imparare i richiami di altre specie e riprodurre tali suoni nello stesso contesto in cui questi vengono normalmente utilizzati. Gli autori ipotizzano che il drongo impari suoni estranei alla sua specie volando in stormi eterogenei, cioe’ composti da esemplari di molte specie diverse. In una situazione di pericolo alcuni esemplari sono stati notati, ad esempio, mentre riproducevano richiami di “mobbing” (l’attacco collettivo di alcuni uccelli contro i predatori) imparati da varie specie presenti nello stormo, insieme ai segnali d’allarme tipici del drongo. E’ la prima volta che un comportamento simile, segno delle indubbie capacita’ cognitive di questi uccelli, viene osservato in natura: e’ un po’ come se il drongo si comportasse come alcuni pappagalli, capaci di imitare i suoni e di inserirli nel giusto contesto.

In questa immagine potete dare un’occhiata al Dicrurus paradiseus.

Paola Nardi