Una zoologia del futuro

La teoria dell’evoluzione, provandosi rivoluzionaria anche in questo campo, attrasse l’immaginazione degli scrittori di avventura e di fantascienza, arrivando col suo impatto anche nel mondo della letteratura popolare. Basterà citare The Lost World di Conan Doyle o il “Ciclo di Pellucidar” di Borroughs, dove però era piuttosto un’immaginazione rivolta al ritorno del passato a dominare. Le comparsate decontestualizzate dei dinosauri

La teoria dell’evoluzione, provandosi rivoluzionaria anche in questo campo, attrasse l’immaginazione degli scrittori di avventura e di fantascienza, arrivando col suo impatto anche nel mondo della letteratura popolare. Basterà citare The Lost World di Conan Doyle o il “Ciclo di Pellucidar” di Borroughs, dove però era piuttosto un’immaginazione rivolta al ritorno del passato a dominare. Le comparsate decontestualizzate dei dinosauri (denominazione data più o meno qualsiasi organismo estinto) iniziano proprio in questo periodo.

Col cinema, e l’arrivo degli effetti speciali, la fantascienza si appropriò del “tema dell’alieno”, ed è quindi da sempre stata popolata di esseri che scaturivano dall’immaginazione dei creativi. Ma spesso i risultati si limitavano variazioni sul “tema umanoide”, creature poco plausibili, destinate a popolare i B-movies della gioventù del cinema.

A colmare questa mancanza di plausibilità ed inventiva nell’ideazione di esseri viventi,  il paleontologo scozzese Dougal Dixon, alla fine degli anni ’80, propose una trilogia: After Man: A Zoology of the Future (1981), in cui si ipotizzava l’estinzione dell’uomo e il futuro della biosfera tra 50 milioni di anni; The New Dinosaurs: An Alternative Evolution (1988), in cui i dinosauri continuarono a prosperare indisturbati fino al Neozoico; Man After Man: An Anthropology of the Future (1990) in cui si ipotizza l’evoluzione di diverse specie umane nell’arco di 5 milioni di anni. In tempi più recenti sono stati realizzati anche documentari su questo tema () In altre parole, Dixon, ci propone per la prima volta una “fantazoologia” informata dalla teoria dell’evoluzione.

Ultimo esperimento mentale del genere fantazoologico è SpecWorld, a partire dall’idea del secondo libro della trilogia di Dixon, i paleo-artisti di SpecWorld (il “pantheon”), hanno ideato nuove specie possibili. Così, una volta spostato il limite K/T a 55 milioni di anni fa (non 65, poiché su SpecWorld prima di 55 MAF non viene registrata nessuna variazione nelle faune), vengono proposti dinosauri capaci di colmare tutte le nicchie terrestri oggi occupate dai mammiferi. Così come le diverse linee di rettili marini dominano ancora le nicchie acquatiche.

Un’opportunità per immaginare come quali organismi potrebbero popolare la Terra, ma soprattutto per vedere come la nostra cara teoria dell’evoluzione non finisca mai di stupirci.

Giorgio Tarditi Spagnoli