I Consigli della redazione di Pikaia Natale 2005 |
Siete pronti per gli acquisti di Natale? I nostri consigli se volete acquistare un libro! |
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Da non perdere - In libreria - In lingua inglese |
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Da non perdere Paolo Coccia Bibliografia in CDROM di due secoli di evoluzionismo, 1801-2004 Telmo Pievani Introduzione alla filosofia della biologia Ernst Mayr L`unicità della biologia Orlando Franceschelli Dio e Darwin. Natura e uomo tra evoluzione e creazione In libreria |
Da non perdere Paolo Coccia Bibliografia in CDROM di due secoli di evoluzionismo, 1801-2004. Oltre 8000 citazioni bibliografiche; 5000 libri e 3000 articoli che offrono un panorama completo della storia dell'evoluzionismo. Al CDROM è abbinato il libro: Un secolo di evoluzionismo in Italia: bibliografia 1859 - 1959. Con l'elenco completo delle opere di Charles Darwin pubblicate in Italia.Presentazione del Prof. Pietro Omodeo. Partner-Ship, Prato, Italia, 2003. Partner-Ship, Prato. Tel 0574 571628, fax 0574 563810, e-mail info@partner-ship.it Telmo Pievani Introduzione alla filosofia della biologia, Laterza. Dal sito dell'editore riporto: Gradualismo e puntuazionismo, geni e ambiente, adattamento e selezione, progresso e contingenza, strutture e funzioni, caso e necessità: la biologia fa della straordinaria diversità e imprevedibilità della vita il proprio oggetto di studio. Nonostante gli intriganti sviluppi conosciuti dalla disciplina negli ultimi anni, non si è ancora affermata – almeno in Italia – una solida tradizione di studi filosofici in materia. Questa introduzione alla filosofia della biologia ripercorre i grandi temi delle scienze del vivente da un punto di vista evoluzionistico, colmando un vuoto nella letteratura del settore. L'ultimo libro postumo di Ernst Mayr Pubblicato da Raffaello Cortina, si intitola L`unicità della biologia. Sull'autonomia di una disciplina scientifica. Dal sito dell'editore riporto: ‘’L’unicità della biologia’’ costituisce il testamento spirituale di Ernst Mayr, colui che per gli straordinari contributi forniti in anni di appassionata ricerca è stato definito “il Darwin del ventesimo secolo”. Vicinanza dell’essere umano agli altri animali, evoluzione dell’intelligenza e della cultura, confutazione del razzismo e possibilità di vita su altri mondi: sono questi alcuni dei temi di un maestro della biologia che è stato anche un maestro di umanità. |
Orlando FRANCESCHELLI Dio e Darwin. Natura e uomo tra evoluzione e creazione. Donzelli, seconda edizione con l'aggiunta di una postfazione: "Senza Darwin, senza Dio?". Dal sito dell'editore riporto: Crisi ecologica, polemiche sull’insegnamento del darwinismo, scontro tra laici e cattolici su questioni bioetiche sempre più impegnative: già questi temi ci ricordano come il confronto su natura e creazione rappresenti il problema nel quale siamo tutti coinvolti. Ma in quali termini si presenta oggi questo confronto? La risposta è ben nota: Darwin ha segnato un punto di svolta epocale e semplicemente inaggirabile. Dopo Darwin, è veramente cambiato per sempre il nostro modo di guardare al mondo, alla natura umana, all’etica. E anche a Dio, alla sua onnipotenza e alla sua giustizia: quali domande rivolgerebbe un Giobbe «darwiniano» a un Creatore che dona la vita, tollerando però il male fisico, le ferite e gli tsunami planetari documentati dai processi evolutivi? Dio e Darwin, appunto: l’esito più alto e attuale di tutto il confronto tra la modernità e l’eredità teologico-filosofica delle sue stesse radici cristiane. Accanto agli snodi più rilevanti del naturalismo darwiniano, il libro discute anche gli attacchi sferrati contro di esso dagli odierni neo-creazionisti, e la loro confutazione da parte di biologi, filosofi e persino teologi interessati a confrontarsi col naturalismo darwiniano. Riconosciute le rispettive plausibilità di naturalismo e fede nella creazione, è possibile impegnarsi in un dialogo capace di evitare sia tentazioni fondamentaliste sempre ricorrenti, persino ai massimi vertici della Chiesa cattolica, sia sterili polemiche anti-religiose. A un simile confronto alto può indurci proprio Darwin, metafora tra le più emblematiche del passaggio moderno dal creato alla natura. Da un simile dialogo della plausibilità può essere arricchita, insieme alle nostre vite, anche la nostra convivenza civile e democratica. Un libro che non ha mancato di suscitare interesse e polemiche tra quanti, credenti e non credenti, vivono con disagio l’idea di un dialogo tra naturalismo darwiniano e teismo evoluzionistico. La tempestiva seconda edizione del volume, con l’aggiunta di una nuova postfazione nella quale l’autore ribadisce le ragioni del dialogo, dà conto anche degli ultimi sviluppi del dibattito |
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In libreria Richard Keynes Fossili, fringuelli e fuegini. Le avventure e le scoperte di Charles Darwin. Bollati Boringhieri. Dal sito dell'editore riporto: Fossili, fringuelli e fuegini unisce per la prima volta il resoconto dell’avventura del viaggio di Darwin sul Beagle (1832-1836) con una valutazione esperta del lavoro che egli svolse durante la spedizione, gettando nuova luce su uno dei maggiori pionieri scientifici del xix secolo, e su un viaggio di esplorazione scientifica indiscutibilmente tra i più significativi mai compiuti. Nel corso della spedizione in Sud America, in Australia e nel Pacifico, Darwin collezionò centinaia di animali e piante mai classificate, disseppellì ossa fossilizzate di animali preistorici in Argentina, osservò l’emergere di nuove specie sulle isole Galapagos, e divenne uno dei primi europei a sperimentare la forza terrificante di uno tsunami. Le sue esperienze a bordo del Beagle avrebbero costituito le basi della teoria dell’evoluzione, e delle sue grandi opere L’origine delle specie e L’origine dell’uomo. Jared Diamond Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere. Einaudi. Dal sito dell'editore riporto: Piú di mille anni fa un gruppo di Vichinghi, guidati da Erik il Rosso, partí dalla Norvegia e si stabilí in Groenlandia. Lí fondarono colonie, dissodarono la terra, allevarono animali e costruirono chiese fantastiche. Perché quasi cinque secoli dopo se ne persero le tracce? E perché sparirono molti altri popoli del mondo? Lo spettacolo delle rovine delle antiche civiltà ha in sé qualcosa di tragico. Popoli un tempo ricchi e potenti sono scomparsi, magari nel volgere di pochi anni, lasciando come testimonianza solo qualche romantico masso sparso nella giungla. Nel suo nuovo libro Diamond cerca di capire come i collassi del passato abbiano potuto verificarsi, e si chiede se la società contemporanea sia in grado di imparare la lezione, evitando disastri analoghi nel futuro. Il punto di partenza è un approfondito esame dei casi di chi non ce l'ha fatta: storie grandiose e terribili, famose come quelle dei maya e dell'isola di Pasqua, o meno note, come quelle degli anasazi in America. Ma ci sono anche storie meno tragiche, come quelle dell'Islanda o del Giappone, che hanno saputo rispondere con successo alle sfide ambientali; storie di vincitori e vinti, come i casi della Repubblica Dominicana e di Haiti, due nazioni che pur condividendo lo stesso ambiente sono giunte a risultati molto diversi; e infine storie dall'esito ancora incerto, come quelle della Cina e dell'Australia, che stanno cercando soluzioni innovative ai loro difficili problemi ecologici e sociali. Che lezione trarne? Siamo davvero in pericolo? Come possiamo evitare di autodistruggerci? Le risposte di Collasso sono equilibrate e mai catastrofiste, ma comunicano tutta l'urgenza di scelte non piú differibili, se vogliamo continuare ad ammirare con serenità le rovine di chi ci ha preceduto. Gianfranco Biondi , Olga Rickards Le nature umane. Geni, culture e prospettive. Codice. Dal sito dell'editore riporto: Da alcuni anni a questa parte lo studio dell’evoluzione umana ha subito un’autentica rivoluzione. Da una semplice immagine lineare si è passati a un modello ramificato nel quale molte specie, antenate o cugine di Homo sapiens, hanno convissuto per milioni di anni; una pluralità di protagonisti, dunque, portatori ciascuno di una storia di adattamenti peculiare, al termine della quale una sola specie ha ereditato il vessillo dell’umanità soppiantando l’enigmatico cugino neandertaliano. Due antropologi di punta della comunità scientifica italiana aggiornano il quadro complesso e affascinante delle ricerche e delle controversie sulle nostre origini, in un libro in cui antropologia fisica e molecolare concorrono a offrire un’esauriente ricostruzione della nostra storia naturale, confermando le intuizioni darwiniane sulla teoria dell’evoluzione. Una visione naturalistica delle origini della specie umana da cui si evince, in un sorprendente finale, che, in base a una lettura attenta dei dati genetici comparati, i nostri parenti più prossimi, scimpanzè e gorilla, forse appartengono addirittura al nostro stesso genere Homo. La sfida darwiniana all’antropocentrismo, dopo un secolo e mezzo di dispute, giunge a compimento. Rose Steven Il cervello del ventunesimo secolo. Spiegare, curare e manipolare la mente. Codice. Dal sito dell'editore riporto: Il cervello umano: il fenomeno più complesso dell’universo conosciuto, la cui esplorazione è risultata molto più ardua dell’indagine su mondi lontanissimi e sui segreti quantistici dell’atomo. Recenti studi sono stati in grado di svelarne alcuni degli innumerevoli misteri, ma hanno anche aperto delicatissime problematiche; è stato cioè dimostrato, per la prima volta, come le nostre menti siano potenzialmente manipolabili. In questo attesissimo libro Steven Rose, il grande critico del determinismo biologico, sostiene, con una prosa acuta e sensibile, che le neuroscienze non pretendono di spiegare ogni cosa; che il substrato emotivo non solo sfugge alle regole, ma anzi testimonia la libertà dell’individuo; che il nostro patrimonio culturale ed etico non dovrebbe essere sostituito dai progressi scientifici, ma da questi arricchito e migliorato; infine, che lo spregiudicato utilizzo di alcuni medicinali per “curare” la mente nasconde in realtà la vera natura del disagio. Dunque come possiamo in qualità di cittadini – si chiede e ci chiede Rose – aiutare a veicolare le conquiste e i metodi delle neuroscienze e delle neurotecnologie nei prossimi decenni? Quale futuro si apre per le nostre menti? Il libro si chiude con questa sfida, avviando un dibattito sempre più urgente, che nessuno può più permettersi di ignorare. Niels Eldredge Perché lo facciamo? Einaudi Questa e’ la versione originale su Amazon dove potete leggere le Table of Contents, le reviews dei lettori, un commento sul NYT e altre informazioni. Dal sito dell'editore riporto: Perché si fa sesso? Si potrebbe rispondere: semplice, perché è piacevole. Ma negli ultimi trent'anni molti scienziati hanno sostenuto che una pulsione ineluttabile spingerebbe gli organismi a cercare di diffondere i propri geni. In questo quindi consisterebbe la «sostanza» della vita: la ragione ultima per cui tutti, dai batteri all'uomo, fanno quello che fanno. Ma quanto è accurata l'immagine della vita che una teoria come quella del gene egoista fornisce? Fino a che punto siamo creature dei nostri geni? Eldredge propone una visione alternativa, una descrizione del mondo naturale e del suo funzionamento in cui il sesso è interconnesso agli aspetti economici e culturali, oltre che alla riproduzione. Patrick Tort Darwin e la filosofia Meltemi. L’originale è del 2004. Darwin et la philosophie, Paris, Kimé, pp. 78 |
Steve Jones Finalmente un libro in italiano su un tema molto complesso
come "l’evoluzione dell’occhio". Ci ha pensato Zanichelli
con questo volume di Andrew Parker: |
In lingua inglese Appena pubblicati o imminenti Herbert Sandra
Amundson Ronald Jablonka Eva, Marion J. Lamb
Sean B. Carroll
Ian Tattersall, Kenneth Mowbray Christian de Duve Juan Luis Arsuaga Niles Eldredge A cura di Elisabeth
S Vrba and Niles Eldredge Macroevolution: Diversity, Disparity, Contingency. Essays
in Honor of Stephen Jay Gould David Dobbs Robert M Hazen Andrew Parker Douglas Palmer |
Anticipazioni 2006 Janet Browne
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