Your inner fish

Studiando l´anatomia dei pesci si può capire perche siamo quello che siamo, con tutti i nostri pregi e difetti, come ora ha pubblicato il paleontologo Neil Shubin, professore dell’Università di Chicago, nel suo libro “Your inner fish“. L´evoluzione adatta strutture già esisenti per nuovi compiti, come le strutture delle pinne dei pesci, in cui, per creare arti di tetrapodi, più

Studiando l´anatomia dei pesci si può capire perche siamo quello che siamo, con tutti i nostri pregi e difetti, come ora ha pubblicato il paleontologo Neil Shubin, professore dell’Università di Chicago, nel suo libro “Your inner fish“.

L´evoluzione adatta strutture già esisenti per nuovi compiti, come le strutture delle pinne dei pesci, in cui, per creare arti di tetrapodi, più che cambiare numero delle ossa é stata modificata la forma e la conformazione di quelle già presenti, riutillizando perfino gli stessi geni che controllavano già l´asimmetria delle pinne. Anche il sistema nervoso non poteva essere reinventato dal niente, per questo spesso i percorsi dei nervi non prendono una via diretta, come probabilmente un “designer” sceglierebbe, ma percorsi snodati all’interno del nostro corpo. Anche il singhiozzo rappresenta una eredita ancestrale – quello che a noi sembra un fastidio momentaneo, nei pesci aiutava la respirazione e la sopravvivenza.

I fossili, come “il grande pesce” Tiktaalik (nella foto il suo teschio), scoperti dal team di Shubin, ci mostrano come in un’istantanea questi passi macroevolutivi e ci spiegano
perché quando alcune strutture anatomiche “cedono” (come il ginocchio), ci
sentiamo come un “pesce fuor d´acqua”.

Intervista all´autore (podcast mp3, in inglese):
www.cbc.ca/quirks/archives/07-08/feb23.html

Un approfondimento su sito dell´Universita di Chicago:
http://magazine.uchicago.edu/0812/features/fish_out_of_water.shtml

David Bressan

Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons