Creazionisti in Corea del Sud

Ronald Numbers ha definito la Corea del Sud la capitale mondiale del creazionismo. Due storici hanno tentato di rintracciare le cause della diffusione del fondamentalismo cristiano in Corea del Sud e di come più recentemente abbia potuto espandersi il creazionismo scientifico.

Ronald Numbers [1] ha definito la Corea del Sud la capitale mondiale del creazionismo. Per cercare di comprendere come la penisola coreana sia diventata uno degli avamposti più importanti del creazionismo contemporaneo, due storici hanno cercato di ricostruire la matrice causale storico-sociale ed ideologica che ha permesso tale affermazione, ricorrendo anche alla biografia di alcuni tra gli artefici principali della diffusione del creazionismo in Corea [2].

Hyung Wook Park e Kyuhoon Cho [3] fanno risalire le radici della cristianizzazione della Corea alla fine della seconda guerra mondiale. Gli Stati Uniti svolsero un ruolo cruciale nello sviluppo del paese, il quale trovò sostegno economico e strategico nell’alleato d’oltreoceano, che a sua volta reputava la Corea un avamposto strategico per la resistenza all’avanzamento dell’influenza sovietica. Così il cristianesimo commisto a un’ideologia capitalistica fondata sul libero mercato è stato adoperato per resistere all’assalto del comunismo. I primi governi sud-coreani tentarono di creare e connettere, in funzione anti-comunista, il nazionalismo con il cristianesimo, puntando a dargli consistenza attraverso un’economia di libero mercato concentrata sulle esportazioni e irreggimentata da un governo dittatoriale. L’ideologia religiosa e quella nazionalista furono usate strategicamente per istruire nuove generazioni di coreani a dedicarsi a un’etica del lavoro per la nazione, che si voleva fare grande attraverso lo sviluppo di un’industria sul territorio. Era questo il piano che aveva prefigurato il presidente coreano Syngman Rhee, il quale si propose di forgiare la sua nazione attraverso il governo militare, l’evangelizzazione e l’industria. Egli era convinto che il cristianesimo fosse la chiave di volta del successo economico-militare degli Stati Uniti e per questo fu promosso quale scudo ideologico da contrapporre all’ideologia comunista e atea.

Il controllo centralizzato dello stato coreano su ogni attività ha permesso la crescita economica della nazione e la burocrazia ne ha disciplinato efficacemente lo sviluppo industriale e tecnologico, come del resto in Giappone e a Taiwan. Tra gli anni sessanta e settanta il presidente Park Chung Hee, al fine di implementare lo sviluppo industriale, promosse l’istruzione scientifica attraverso lo sviluppo di università e di centri di ricerca. Ma Park non aveva in mente alcuna forma di divulgazione della metodologia scientifica, nonostante ripetesse spesso lo slogan “una nazione costruita sulla scienza”. Scienza voleva dire ingegneria ed egli intendeva sfruttare le conoscenze tecniche ai fini dello sviluppo industriale. Il mercato era l’idolo da soddisfare e molta conoscenza scientifica era inutile da questo punto di vista.

Negli anni sessanta alcuni professori dell’università nazionale di Seoul vennero mandati negli USA per ricevere un aggiornamento sulle conoscenze nei campi dell’ingegneria, della medicina e dell’agricoltura, mentre lo stato concentrò i fondi sui soli settori dell’ingegneria elettrica, chimica, metallurgica e meccanica. Nel 1966 venne fondato il KIST (Korean Institute for Science and Technology), che in cooperazione con grandi corpi industriali, per esempio Hyundai e Samsung, promosse la crescita economica del paese. Questa ed altre istituzioni erano il cervello industriale della dittatura militare. Conseguentemente avvenne una militarizzazione dell’educazione scientifica. Presso il KIST gli studenti erano sottoposti alla disciplina militare. Questo genere di irreggimentazione ha quindi prodotto scienziati apolitici, taciturni su ogni questione etico-politica, istruiti come soldati a essere fedeli alla nazione. Per avere un’idea dell’adesione passiva ai cosiddetti “bisogni della nazione”, gli studenti della facoltà di ingegneria furono tra coloro che non aderirono ai moti di protesta contro la costituzione dittatoriale varata da Park nel 1972. Al contempo, Park favorì l’evangelizzazione della società attraverso l’introduzione di cristiani dichiarati in posizioni di governo e alla fondazione di sempre nuove chiese e associazioni cristiane.

Il cortocircuito tra tecnocrazia capitalista e fondamentalismo si materializzò subito. Secondo Park gli scienziati avrebbero dovuto farsi paladini del creazionismo e opporsi all’evoluzionismo. Concordava con questa idea Kim Joon Gon (KJG), reverendo nazionalista che giocò un ruolo centrale nella cristianizzazione della classe politica e nella diffusione del cosiddetto creazionismo scientifico sul suolo coreano. Ammaliato dal successo mondiale degli USA, sosteneva che il loro successo consisteva in una convergenza di fede cristiana e capitalismo, la quale si concretizzava nella scritta “in God we trust” stampata su ogni dollaro [4]. Per importare in Corea questo tipo di modernità favorì incontri e celebrazioni pubbliche a sfondo cristiano con molte autorità politiche ed organizzò un evento che si sarebbe rivelato fondamentale per il successo del creazionismo di stampo statunitense in Corea. Nel 1980 la World Evangelization Crusade si tenne in Corea, promossa proprio da KJG. Molti antievoluzionisti vennero invitati dagli USA e si compiacquero che sul terreno coreano si potessero trovare ben pochi antagonisti. La biologia evoluzionistica non era ritenuta una disciplina fondamentale per lo sviluppo industriale. Durante il convegno, per la prima volta, i giovani coreani poterono sentire dal vivo le dottrine sulla Terra giovane [5].

KJG attaccava l’evoluzionismo sostenendo che esso insegnava che tutto era prodotto dal mero caso e che concentrandosi troppo sulle questioni connesse alla riproduzione si finiva per favorire la corruzione e la depravazione della sessualità, conducendo a tendenze suicide. Nel 1981 fu fondato il KACR (Korean Association for Creation Research) su iniziativa di KJG, ispirato dai colleghi americani e soprattutto dall’ICR (Institute for Creation Research) fondato negli Stati Uniti nel 1972 da Henry Morris, uno dei massimi esponenti mondiali della teoria della Terra giovane. Questa istituzione si propone la globalizzazione del creazionismo scientifico, basandosi su una interpretazione letterale della Bibbia. Il KACR è divenuto il fulcro della diffusione di queste idee ed è riuscito ad accattivarsi le simpatie di una parte della popolazione. Fin da subito si sono aperte cooperazioni con varie chiese protestanti che hanno aiutato il centro attraverso donazioni e fornendo la materia prima per la somministrazione della propaganda.

Tra i protagonisti più recenti di questa impresa di cristianizzazione emerge la figura di Kim Young-Gil (KYG), ingegnere di professione, il quale è stato presidente del KACR. Convertitosi al cristianesimo durante l’università ha cercato di conciliare le sue conoscenze scientifiche con il suo nuovo credo. Si è specializzato sulle basi scientifiche della creazione divina leggendo i testi dei creazionisti americani e ha iniziato la sua apologia discutendo dei limiti della scienza nell’individuare il fine dell’esistenza umana e della sua presunta incapacità di risolvere i problemi morali. Ha associato l’evoluzionismo all’ateismo, al nazismo, al capitalismo sfrenato, all’imperialismo, alle filosofie panteistiche, al socialismo, al naturalismo, e infine lo ha tacciato di essere pseudoscienza. Si è proposto al pubblico come intellettuale esperto di scienza e di pia morale cristiana, finalizzando la sua attività alla restaurazione morale della società moderna, ovviamente corrotta. Secondo le sue conclusioni tutti i problemi sociali e politici sarebbero causati da ideologie nichilistiche e materialistiche, oltre che da misteriose forze maligne. KYG è stato oggetto ovviamente di molte critiche, che hanno preso di mira il suo uso di categorie astratte fin troppo semplificate e sconnesse da considerazioni più aderenti alla realtà sociale concreta. Il suo rintracciare la causa dei mali sociali in fantomatici spiriti maligni o il suo richiamarsi a categorie come quella del capitalismo dopo aver dimostrato di non saperla definire con appropriatezza lo hanno reso un facile bersaglio. Ma le difficoltà mediatiche di KYG sono terminate nel 1987, anno in cui ha vinto il premio nazionale per lo scienziato dell’anno, conferitogli per alcuni suoi contributi nella produzione di alcune leghe utili all’industria. Sfruttando l’incremento della propria popolarità nazionale ha approfittato della situazione per continuare la sua opera di proselitismo con più efficacia, che continua ancora oggi.

Kim Jung Wk (KJW) è un altro ingegnere che si è convertito al cristianesimo, al quale ha dato però un’interpretazione ambientalista: si deve conservare l’ambiente quale opera del creatore e difenderlo dalle minacce umane, in quanto dovrebbe essere chiaro a tutti che l’uomo è custode del creato, soprattutto perché in esso si può ammirare riflessa la bontà del progetto divino. Il suo impegno sociale si è concentrato nella critica del criterio direttivo della crescita economica quale principio alla base dello sviluppo della nazione. Per queste campagne politiche si è reso inviso al governo, e questo lo differenzia dalla maggioranza dei suoi colleghi del KACR. Le idee di KJW dimostrano l’eterogeneità del fronte e di come sia possibile declinare diversamente un certo pacchetto preconfezionato di idee, estrapolandone diverse prescrizioni morali.

Un altro membro controverso del KACR è stato Paul Yang, di formazione fisico. Paladino di una scienza che acquisisce il proprio senso grazie al cristianesimo, ha sostenuto, pretendendo di fare storia della scienza, che i valori cristiani avrebbero favorito la rivoluzione scientifica. Dal punto di vista morale è stato critico nei confronti del dualismo opportunista di molti cristiani che non seguono correttamente la morale cristiana e tentano di separare la loro attività quotidiana da ogni conflitto con i dettami della sacra legge. Per questo ha criticato la mondanità di molte chiese, interessate più all’architettura dei propri edifici che alla salvezza delle anime. Successivamente ha identificato quale origine di ogni male la teoria di Darwin, facendo del darwinismo sociale un fantoccio al quale far risalire tutti i mali del mondo, ripetendo pedissequamente quanto i creazionisti americani già pubblicavano da decenni. È riuscito nell’impresa di insegnare il creazionismo scientifico perfino all’università nazionale di Kyungpook. Attento agli aspetti pedagogici, ha tentato di fondare una scuola superiore per cristiani, ma ha dovuto cambiare nazione per trovare finanziatori e si è trasferito in Canada. Dopo “approfonditi studi”, si è ricreduto sulla teoria di Henry Morris circa la geologia del diluvio e ha rielaborato una versione della teoria di Cuvier sulle molteplici catastrofi globali ricorrenti. Per questa ragione i membri del KACR gli hanno chiesto di ritrattare le sue teorie e ritornare nel grembo della dottrina della Terra giovane, ma al suo rifiuto è seguita, nel 2008, la sua uscita dall’associazione.

Con questi esempi gli autori hanno voluto mostrare quanto il movimento del creazionismo scientifico sia proteiforme nella Corea contemporanea, e rintracciare le condizioni socio-politiche che ne hanno permesso la diffusione. Ricapitolando, la Corea si è cristianizzata a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, subendo l’influenza statunitense, che vi ha importato la propria ideologia religiosa ed economica in funzione anticomunista. A partire dagli anni ottanta, grazie soprattutto all’opera del KACR, si è diffuso il creazionismo scientifico della Terra giovane, che ha plasmato parte del dialogo contemporaneo tra scienza e religione in Corea.

Come si è visto si sono realizzate diverse forme di scienza “cristiana”, questo dovrebbe indicare quanto sia opportunista la commistione di istanze scientifiche e religiose. Negli ultimi anni il cristianesimo si è emancipato dalla connessione stretta con il nazionalismo, e il KACR ha svolto un ruolo in questo processo, aprendo lo spazio per una riflessione religiosa sconnessa dall’asservimento nazionalistico. Secondo Hyung Wook Park e Kyuhoon Cho, il creazionismo scientifico si è diffuso perché compensa molte mancanze a cui il solo Stato non può sopperire.

Ed ecco il risultato: nel 2009 il 31% dei coreani rifiutava l’evoluzione. Alla base di questo dato vi è probabilmente l’influenza esercitata dalla propaganda creazionista, così come il sottosviluppo della ricerca scientifica in ambito evoluzionistico. Il creazionismo scientifico non ha fatto breccia nella comunità degli scienziati, la maggioranza dei quali chiaramente non crede affatto che la Terra abbia poche migliaia di anni, ma nella società le infiltrazioni sono state più efficaci, tanto che nel 2012 una campagna pubblica aveva promosso la proposta di eliminare l’evoluzione dai testi scolastici [6]. Difficile prevedere dove possa espandersi ulteriormente il creazionismo contemporaneo. Certo, sarebbe un errore ritenere questo movimento prossimo all’implosione o anacronistico, perché dimostra di saper attecchire in molte nicchie (psicologiche e sociali) del mondo contemporaneo.

Olmo Viola, da La Mela di Newton

NOTE

[1] Storico statunitense esperto della storia del creazionismo moderno.

[2] Di qui in avanti con “Corea” si intenderà sempre la Corea del Sud.

[3] Park, Hyung Wook, and Kyuhoon Cho. “Science, state, and spirituality: Stories of four creationists in South Korea.” History of Science (2017): 0073275317740268.

[4] KJG sosteneva, promuovendo una prospettiva calvinista sulla predestinazione, che i ricchi erano ricchi perché dio aveva promosso la loro salute, mentre i poveri erano semplicemente pigri.

[5] Attraverso un’interpretazione letterale della Bibbia si arriva a sostenere che la Terra sia vecchia solo poche migliaia di anni, e che a favore di questa verità biblica si possano rintracciare delle “evidenze scientifiche”.

[6] http://www.nature.com/news/south-korea-s…