Dai capelli fluenti ai flussi genici
Gli aborigeni australiani discenderebbero da una delle più antiche popolazioni umane che uscirono dall’Africa
È stato pubblicato su Science un nuovo studio sulla dispersione umana: le analisi sono state condotte sul genoma di un uomo aborigeno dell’Australia sud-occidentale. Il materiale genetico è stato estratto da una ciocca di capelli risalente a 100 anni fa.
I risultati dimostrano che non c’è stata alcuna commistione con gli europei così che gli aborigeni australiani risulterebbero discendenti di una precoce dispersione nell’Asia orientale, avvenuta tra 62 e 75 mila anni fa.
Quest’evento è ben distinto dalla dispersione che ha dato origine agli asiatici moderni tra 25 e 38 mila anni fa. Queste due ondate di dispersione asiatica mantennero il flusso genico prima della divergenza dei nativi americani dagli asiatici moderni.
L’ipotesi che prende corpo è perciò che gli aborigeni australiani moderni discendano dai primi umani che hanno occupato l’Australia, essendo così una delle più antiche popolazioni fuori dall’Africa.
Riferimenti:
I risultati dimostrano che non c’è stata alcuna commistione con gli europei così che gli aborigeni australiani risulterebbero discendenti di una precoce dispersione nell’Asia orientale, avvenuta tra 62 e 75 mila anni fa.
Quest’evento è ben distinto dalla dispersione che ha dato origine agli asiatici moderni tra 25 e 38 mila anni fa. Queste due ondate di dispersione asiatica mantennero il flusso genico prima della divergenza dei nativi americani dagli asiatici moderni.
L’ipotesi che prende corpo è perciò che gli aborigeni australiani moderni discendano dai primi umani che hanno occupato l’Australia, essendo così una delle più antiche popolazioni fuori dall’Africa.
Riferimenti:
An Aboriginal Australian Genome Reveals Separate Human Dispersals into Asia
Morten Rasmussen, Xiaosen Guo, Yong Wang, Kirk E. Lohmueller, Simon Rasmussen, Anders Albrechtsen, Line Skotte, Stinus Lindgreen, Mait Metspalu, Thibaut Jombart, Toomas Kivisild, Weiwei Zhai, Anders Eriksson, Andrea Manica, Ludovic Orlando, Francisco De La Vega, Silvana Tridico, Ene Metspalu, Kasper Nielsen, María C. Ávila-Arcos, J. Víctor Moreno-Mayar, Craig Muller, Joe Dortch, M. Thomas P. Gilbert, Ole Lund, Agata Wesolowska, Monika Karmin, Lucy A. Weinert, Bo Wang, Jun Li, Shuaishuai Tai, Fei Xiao, Tsunehiko Hanihara, George van Driem, Aashish R. Jha, François-Xavier Ricaut, Peter de Knijff, Andrea B Migliano, Irene Gallego-Romero, Karsten Kristiansen, David M. Lambert, Søren Brunak, Peter Forster, Bernd Brinkmann, Olaf Nehlich, Michael Bunce, Michael Richards, Ramneek Gupta, Carlos D. Bustamante, Anders Krogh, Robert A. Foley, Marta M. Lahr, Francois Balloux, Thomas Sicheritz-Pontén, Richard Villems, Rasmus Nielsen, Wang Jun, and Eske Willerslev. Science 22 September 2011: 1211177 Published online 22 September 2011 [DOI:10.1126/science.1211177]