Abbandona Darwin, non suicidarti!

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Mentre il mondo vede ancora con orrore i prodotti di un pensiero integralista, qualcuno pensa a nuovi modi in cui impiegare tali convinzioni dogmatiche. “A New Approach To Suicide Prevention: Developing Purpose-Driven Airmen” [Un nuovo approccio alla prevenzione del suicidio: sviluppare aviatori guidati dallo Scopo] ci mostra quanto, seguendo la logica infantile quanto accattivante del “tutto o nulla”, si possa […]

Mentre il mondo vede ancora con orrore i prodotti di un pensiero integralista, qualcuno pensa a nuovi modi in cui impiegare tali convinzioni dogmatiche. “A New Approach To Suicide Prevention: Developing Purpose-Driven Airmen” [Un nuovo approccio alla prevenzione del suicidio: sviluppare aviatori guidati dallo Scopo] ci mostra quanto, seguendo la logica infantile quanto accattivante del “tutto o nulla”, si possa tirare la corda in fatto di contrapposizioni artificiose.

La serie di slide è ispirata al libro di Rick Warren “The Purpose Driven Life” [La vita guidata dallo Scopo]. Risalente al Marzo 2008, è arrivata poco tempo fa negli archivi dell’MRFF, Military Religious Freedom Foundation [Fondazione per la libertà religiosa dei militari], che come il nome indica, si occupa di atti incostituzionali in materia di religione tra i ranghi dei militari americani. Pare infatti che ce ne sia molto bisogno, ma dopo aver visto queste slide, non ci si stupisce.

Secondo Warren esistono “3 livelli di Scopo”: il primo livello è quello in cui lo scopo è dato “da Dio”, il secondo è quello in cui è dato “dall’uomo”, il terzo è quello in cui è dato “dal Sé”. La tabella che ci viene fornita insieme ci “spiega” come: il primo livello appartenga all’ideologia religiosa, e riponga la sua motivazione nell’ “amore per Dio”; il secondo alla filantropia e all’ “amore per l’uomo”; il terzo all’umanesimo e all’ “amore per il Sé”. Secondo il capitano Christian Biscotti (nomen omen), autore della presentazione, possono essere dati tre esempi di questi livelli di Scopo: del primo George Washington; del secondo Karl Marx; del terzo… Charles Darwin.

A parte la dubbia distinzione di filantropia e umanesimo, sulla quale non conviene fare troppe domande, si viene istruiti su come “la maggior parte delle persone è nella categoria 3”, mi aspetterei quindi massive adesioni a circoli per seguire i corsi di evoluzione biologica all’università, tuttavia non capisco come così non sia. Inoltre, perché rimanere al terzo o secondo livello quando è possibile fare un prendi 3 paghi 1? Lo slogan segue “Se ami Dio (come nella maggior parte delle religioni) amerai l’uomo e te stesso”. Soddisfatti o rimborsati?

A questo punto il capitan Biscotti ci aiuta a comprendere meglio che tutti noi facciamo parte di una big picture e se non la comprendiamo, siamo persi: da dove veniamo? L’antica domanda filosofica non trova che due risposte antitetiche, “Due teorie della speranza – le due teorie finali che spiegano la nostra esistenza”: Caso = Darwin; Progetto = Dio. E finalmente i Biscotti dell’intelligent design sono pronti per essere sfornati e dati in pasto agli affamati di risposte spicciole, la cui “teoria finale dell’esistenza” sia riassumibile proprio in una slide.

Glissando ampiamente sul fatto che dai “3 livelli di Scopo”, si passi a due (ma come anticipato il terzo ed il secondo erano solo offerte sacrificali al primo), vediamo quanto facile sia cadere nella contrapposizione Caso/Progetto, in cui trova spazio una trita convezione ideologica per cui siamo indotti in tentazione a credere che la selezione naturale sia un meccanismo del caso (del “caos” come miticamente suggerito dalle slide). Sebbene metaforicamente “cieca” (producendo adattamenti non direzionali), la selezione naturale è l’esatto contrario di ciò che è casuale, aggettivo che s’addice invece alle mutazioni, infatti la selezione è la spiegazione ultima della presenza di adattamenti in natura. Gli adattamenti funzionano nell’ambiente perché prodotto del meccanismo di selezione naturale, non “per caso”. Non è un caso che i pinguini possano resistere a temperature polari, è selezione naturale.

E ancora, ad nauseam, ci viene proposta un’altra slide di contrapposizione: costruendo il fintamente vero esempio di due nazioni, Stati Uniti e Russia (quali altre?), si viene a conoscenza dello sconvolgente “fatto” che Charles Darwin fosse un leader dell’ ex Unione Sovietica (ma non avevano Lisenko?), che gli atei siano senza speranza e senza scopo e per tale motivo soggiogabili. Mentre, God bless America, gli USA sono ancora il paese della speranza, dello scopo e per questo della libertà – del teismo, pure. E infatti si vede…

Esilarante ed esente da commenti la slide sui due modelli di famiglia contrapposti: quella che “sceglie Darwin = Morte” infatti ha 1026 discendenti e pur avendo apparentemente una fitness maggiore di quella che “sceglie Dio = Vita”, con 929 discendenti, adotta forse una strategia r perché 300 di questi sono condannati per qualche reato; 190 prostitute e 680 alcolizzati (ma il totale è 1170… ci saranno pure “prostitute alcolizzate e criminali”?). Mentre l’altra famiglia presenta numeri da capogiro di professori, autori, membri del Congresso e pure un vicepresidente. Questa era carina.

A questo punto del delirio, è possibile perfino ricevere un dono in diretta, tramite Power Point, aprendo le mani al cielo (come da figura) si dovrebbe infatti ricevere un meraviglioso strumento, la “fede”. Purtroppo credo di non aver ricevuto l’ultima update di Power Point, in quanto questa “funzione regalia” non pare funzionare affatto.

Ma torniamo all’inizio. Ricordate? Tutto questo dovrebbe motivare i militari a non suicidarsi… “il libro del dottor Rick Warren, “La vita guidata dallo Scopo”, fornisce un modello potente per la prevenzione del suicidio” ma non solo, poiché Biscotti continua, “sviluppando leader, e facendo sì che le nostre truppe combattano prontamente ed efficacemente”. [Dr. Rick Warren’s book, The Purpose Driven Life, provides a powerful model for Suicide Prevention, developing leaders, and making troops combat ready and effective]. Ecco lo “Scopo”, ecco la motivazione, tutta svelata all’inizio. Questo “Scopo” più che aiutare le persone che abbiano deciso di togliersi la vita sembra indirizzato a togliere la vita agli altri senza grandi ripensamenti, perché trasforma la “piccola” guerra tra umani in una guerra di proporzioni cosmiche tra i monolitici e dogmatici “bene e male”. Sembra quasi di vedere “angeli a stelle e strisce” e “demoni dalla falce e martello”.

Questa è, prima di tutto, la risposta letterale alla preghiera di una contrapposizione tra un integralismo di matrice cristiana ed una islamica, il desiderio di ritornare alle “care vecchie guerre sante” dell’assolutismo religioso. Ma in questo, avete ragione voi integralisti, il caro vecchio Darwin non vi aiuterà e per cercare delle motivazioni a tanta insensatezza, non leggete libri di evoluzione biologica perché, ahivoi, potreste pure cambiare idea.

Giorgio Tarditi Spagnoli